venerdì 19 febbraio 2016

'Na tazzulella 'e cafè con Francesca Baldacci

Buongiorno carissimi lettori,
questa mattina sono di buon umore, in quanto ho l'onore di postarvi una piacevole chiacchierata che ho avuto con la nota scrittrice Francesca Baldacci, autrice di "Vacanze da Tiffany" (Sperling&Kupfer), per la mia rubrica dedicata alle interviste: 'Na tazzulella 'e cafè



1. Ciao Francesca, benvenuta nel mio blog! E’ un onore poter scambiare due chiacchiere con te, anche se sono un po’ in soggezione nel fare un’intervista ad una giornalista :p

Grazie a te per l’ospitalità! E per me è una gioia essere intervistata nel tuo blog!

2. Parlaci di te… che persona è Francesca Baldacci?

Mi reputo una persona fortunata, perché ho potuto fare della mia grande passione, la scrittura, una professione, che dura da molto tempo. Ho pubblicato infatti il mio primo racconto nel 1979, su una rivista a tiratura nazionale, e da allora ho sempre frequentato il mondo dell’editoria. Nella vita di tutti i giorni sono moglie (da 33 anni) e mamma di due ragazzi rispettivamente di venticinque e quindici anni.

3. So che hai occupato più ruoli nella tua carriera i quali ti hanno sempre vista con una penna in mano… tra tutti quale ti ha affascinato di più?

Mi è più consono è indubbiamente il ruolo della scrittrice, è quello nel quale mi vedo meglio, infatti non mi fermo mai e macino idee in continuazione. Indubbiamente però il mondo del giornalismo ha un fascino tutto suo, e ancora adesso ricordo con nostalgia e un pizzico di rimpianto il periodo in cui intervistavo personaggi notissimi al grande pubblico. Ho ricevuto grandi soddisfazioni anche in questo campo.

4. Sei passata dalle riviste per ragazzi alle interviste a noti calciatori, cosa ti ha portato a cambiare totalmente argomento per i tuoi scritti?

Scrivere è sempre scrivere, certo lavorando in campi totalmente diversi tra loro mi sono, per così dire, “fatta le ossa”, e l’esperienza acquisita a largo raggio mi ha aiutata a diventare più completa, sia da un punto di vista umano che da un punto di vista strettamente professionale. Forse anche per questo adesso, scrivendo romanzi e racconti, amo spaziare.

5. Oltre ad aver pubblicato romanzi con la Mondadori e la Sperling & Kupfer hai anche pubblicato tramite il self publishing, quest’ultimo mezzo ti è sembrato valido e, soprattutto, lo consiglieresti a chi si sta appena affacciando nel mondo della scrittura? 

Senz’altro sì. Il self publishing è una grande opportunità. Ciò che deve accompagnare però il neofita è anche una buona dose di umiltà, che a mio avviso oggi manca ai più. Ci sono troppe persone che oggi si improvvisano scrittori pur non avendone le doti. Un conto è sentire desiderio di scrivere per un bisogno personale, un conto è farne una professione, avere la vocazione e il talento per la scrittura. Sono due cose molto diverse. Il fatto che imperversino, perfino nelle classifiche dei più venduti, anche romanzi totalmente sgrammaticati, la dice lunga: sulla qualità degli scrittori, ma anche dei lettori che non se ne rendono conto e se li comprano comunque! 

6. Quale percorso di studi hai dovuto seguire per ottenere tali risultati? 

Ho frequentato il liceo classico e mi sono laureata in Lingue, con una tesi di laurea sulla fiaba d’arte tedesca. La formazione classica mi è stata di grande aiuto, in effetti, anche se all’epoca la trovavo un po’ noiosa: ma mi è rimasta dentro.

7. Qual è la tua opinione rispetto le piccole case editrici? 

Non ne ho vasta esperienza, e quella poca che ho è stata, purtroppo, negativa.

8. Quale consiglio ti senti di dare alle giovani autrici che sognano una grande ce? 

Se avete questa vocazione nel cuore, non arrendetevi mai. Prima o poi qualche porta a cui busserete si aprirà! Nel frattempo leggete, leggete moltissimo. Il miglior corso di scrittura creativa è leggere buoni libri, assorbirli dentro di sé e crearsi uno stile proprio.

9. Grazie per essere stata con noi, è stato un vero piacere parlare con un’autrice di tale calibro!

Grazie per avermi ospitata, è stata una gradevolissima chiacchierata, tanti auguri per il tuo blog!

Nessun commento:

Posta un commento