domenica 7 febbraio 2016

'Na tazzulella 'e cafè con Daniela Binacci

Buongiorno amici,
oggi sono qui in compagnia di Daniela Binacci che, davanti ad una tazza di caffè, ci parlerà di lei e dei suoi romanzi. 



1- Ciao Daniela e bentrovata! Raccontaci di te, quali sono le tue passioni oltre alla scrittura?

Ciao Laura, è un piacere essere qui con voi oggi. Oltre a scrivere, un’altra delle mie passioni è sicuramente leggere. Sia quando scrivo che quando leggo, infatti, mi sembra sempre di volare, lontano. È la sensazione più simile alla libertà che io conosca. Ed è qualcosa d’irrinunciabile per me. Poi, quando sono particolarmente ispirata, mi piace dilettarmi con la mia “attrezzatura” stile Art attack e creare ogni volta qualche pazzo miscuglio di stoffa, legno, colori e colla. Quando la vena creativa pulsa, bisogna assecondarla, con tutto quello che si ha a disposizione in quel momento! J

2- So che hai due opere edite su amazon (self – publishing), avresti voglia di presentarcele brevemente?

Assolutamente sì.
La prima, “Tentazione in rosa shocking”, è un romanzo rosa, umoristico, scritto quasi interamente sul memo dello smartphone, nel mio allora quotidiano tragitto in treno casa-lavoro/lavoro-casa. È una romantica commedia degli equivoci, giocata intorno all’incontro tra un ex sognatore e una tentazione. Vite diverse, esperienze diverse, prospettive diverse, ma le stesse, profonde, cicatrici sul cuore. Un intreccio di peripezie amorose, lavorative e familiari sempre sul filo dell’ironia. Confesso che mi sono divertita molto a scriverlo: è stato terapeutico.

La seconda, “Esco a prenderti la luna”, è un romance contemporaneo, scritto in seguito ad alcuni accadimenti importanti che hanno segnato la mia vita… due perdite significative, un cambiamento radicale e un nuovo inizio. È una storia intensa e romantica, dolce e spietata che parla di amore, famiglia, dolore e speranza. Scritta per chi, come me, crede nelle seconde occasioni e nella possibilità che, alla fine, l’amore riesca sempre a salvarci, persino da noi stessi. Scriverla è stato molto… commovente.

3- C’è un messaggio particolare che intendi mandare ai tuoi lettori?

Ringrazio di cuore chiunque abbia letto, stia leggendo o leggerà le storie che scrivo perché ogni parola è un pezzetto di me. L’anima dei mie personaggi è anche un po’ la mia. E ciò che loro vivono è un insieme di desideri, paure, sogni e ricordi. Ogni scrittore racconta sempre un po’ di sé in ciò che scrive e ogni lettore riconosce sempre un po’ di sé in ciò che legge: è la condivisione ed è la vera, grande magia dei libri. Il mio desiderio è che le mie storie possano lasciare qualcosa di bello in chiunque le legga.

4- Come mai hai scelto la via del self?


È presto detto: dopo averne viste in giro un po’ di tutti i colori, la scelta del self-publishing mi è sembrata decisamente la migliore sia come trasparenza che come immediatezza. E, così, ho deciso di tentare il grande salto, pubblicando i miei due primi ebook. Certo, tutto il lavoro di promozione che precede e segue la pubblicazione di un libro non è cosa da poco, specialmente quando sei tu, e soltanto tu, a dover far tutto. Ma poi, quando, a fronte di costi minimi, arrivano grandi risultati questo ti ripaga di QUALUNQUE COSA.

5- Hai pubblicato due libri a pochi mesi di distanza, questo significa che a breve ci delizierai con un nuovo romanzo?

Piccola confessione: sto lavorando a una serie, in cui l’universo dei trentenni che mi sono tanto divertita a raccontare nei due romanzi precedenti passa il testimone all’appassionante e intricato mondo degli adolescenti. Che dire: i giovani protagonisti di queste nuove storie mi hanno decisamente rubato l’anima e non vedo l’ora di poter condividere anche questa emozione con voi.

6- Spesso le autrici scrivono, pressappoco, lo stesso genere che sono solite leggere. Per te è anche così?

Oddio, magari! Considerato che ho sempre letto di tutto, sarebbe meraviglioso poter scrivere storie spaziando dal rosa al giallo al noir al fantasy ecc. ecc. In realtà, per ora resto fedele al romance (rosa e contemporaneo), è lo stile in cui mi viene più naturale plasmare le emozioni dei miei personaggi. Poi, un domani, chissà…
In fondo, nella vita, non si finisce mai d’imparare e c’è sempre tempo per migliorarsi, se lo si vuole veramente.

7- Grazie per essere stata con noi e buona fortuna!

Grazie a te Laura e a “ ’Na tazzulella ‘e cafè” per questa bella chiacchierata.

Nessun commento:

Posta un commento