lunedì 29 febbraio 2016

Recensione: Io prima di te - Jojo Moyes

Buonasera,
oggi sono qui per parlarvi di un libro che mi ha emozionato molto, ovvero Io prima di te di Jojo Moyes.



TRAMA

A ventisei anni Louisa Clark sa tante cose.
 Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione.
A trentacinque anni Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima e che l'ha inchiodato su una sedia a rotelle gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un'esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti.
Nessuno dei due, comunque, sa che la propria vita sta per cambiare per sempre.



LA MIA OPINIONE

E' un libro che fa commuovere, che fa salire il nodo in gola, in quanto tocca temi molto delicati. Uno tra tutti, la salute. Ma è anche un libro che strappa, di tanto in tanto, un sorriso al lettore. Credo che Jojo Moyes sia stata bravissima nel raccontare il tutto. L'abilità della scrittrice, dunque, non si discute. 
Ma veniamo alla trama... Will è un ragazzo di trentacinque anni costretto a vivere su una sedia rotelle in seguito ad un incidente che lo ha fatto diventare tetraplegico ed ora necessita di assistenza ventiquattro ore su ventiquattro. Will non accetta la sua condizione (del resto chi potrebbe mai riuscirci?) e ha già tentato il suicidio. Ha ben in mente ciò che vuole fare della sua vita e nessuno riesce a dissuaderlo, ma prima di raggiungere questo macabro obiettivo aiuta Louisa Clark, la sua giovane assistente, a vedere il bello della vita, a cogliere l'importanza del realizzare i propri sogni e fare ciò che piace, uscendo dalla propria zona di comfort che, spesso, è l'unica cosa che ci tiene frenati. 

"Hai soltanto una vita. 
Ed è tuo dovere fare di tutto per viverla pienamente."

Ed è vero, bisogna vivere la propria vita a pieno, senza ansie o paure. Del resto non possiamo sapere cosa ci aspetta domani e potremmo pentirci di non aver fatto ciò che desideravamo quando si avevano le possibilità per farlo. 
E' questo il messaggio che Will vuole inviare a Louisa (ed è quello che, sostanzialmente, l'autrice vuole inviare a noi), di rimando, Louisa, cerca di fargli capire che non c'è vita da buttare, nonostante tutto. 

"Will poteva essere felice, se era circondato dalle persone giuste, 
se gli veniva concesso di essere se stesso invece dell'Uomo in Carrozzella, 
nient'altro che una serie di sintomi, oggetto di pietà."

domenica 28 febbraio 2016

'Na tazzulella 'e cafè con Valentina Bellucci

Buongiorno a tutti!
Se sentite odore di caffè non state sognando, ma è perché oggi lo prenderemo in compagnia di una giovane autrice toscana: Valentina Bellucci. 



1. Ciao Valentina e benvenuta nel mio blog! So che hai da poco pubblicato un nuovo romanzo sulla piattaforma di Amazon, parlaci di lui. 

Ciao Laura, ciao a tutti!
Mi fa piacere essere qui, grazie per avermi ospitata!
Il romanzo di cui parli si intitola La collezionista di sogni ed è uscito circa un mese fa, il 1 febbraio.
Narra di una storia di amore tra due giovani sedicenni, Mary Lou Finger e Tristan Colin, ma la storia d’amore non è il punto cruciale della storia. Attorno si costruisce un’amicizia molto profonda tra Mary Lou e una ragazza, Annabel, incontrata al parco. Annabel diventerà per Mary Lou una sorta di musa ispiratrice e la loro amicizia sarà così profonda che non sapranno più fare a meno l’una dell’altra. Fino a quando un giorno si troveranno costrette ad affrontare qualcosa di molto più grande di loro, qualcosa che il destino ha giocato per loro e dal quale non potranno fuggire. 

2. Quale messaggio vuoi mandare con questa tua opera? Quali sono i temi che tratti?

Ho iniziato a scrivere questo romanzo dopo aver passato un periodo buio della mia vita: la perdita di mio nonno, al quale ero immensamente legata perché unica persona che avevo a fianco. Forse proprio per questo motivo ho sentito il bisogno di tornare a credere nei sogni e ho ricominciato a scrivere.
Questo libro infatti parla di una storia di amore e di amicizia, ma soprattutto parla di vita, una vita che è fragile, anche se dentro siamo forti, una vita che può cambiarci, distruggerci o migliorarci a seconda di quello che il destino ci obbliga ad affrontare. Inoltre questo romanzo affronta un tema molto particolare, ma di cui non voglio anticiparvi nulla XD 

3. “La collezionista di sogni” è il secondo romanzo che pubblichi in self, hai avuto altre esperienze in precedenza?

Sì. Il primo libro “Black Angel – il figlio dei demoni” è il primo capitolo di una serie fantasy che iniziai a scrivere a diciannove anni e che ho pubblicato in self solo l’anno scorso. 

4. Cosa ti ha spinta a voler pubblicare per conto tuo? 

Semplicemente la poca considerazione che hanno le case editrici verso gli autori italiani. 
Ho contattato alcune case editrici per la pubblicazione, mi hanno risposto tutte a dir la verità, soltanto che erano disposte alla pubblicazione con una richiesta di contributi da parte mia, una cosa che rifiuto senza indugi. È stato questo che mi ha portata sulla strada del self – Publishing e posso consigliarla a chiunque, perché è davvero una bella avventura, in tutti i sensi. :D

5. Come tutte le autrici sono sicura che sognerai di essere pubblicata da una nota casa editrice e di vederti tra gli scaffali delle migliori librerie. Ma cosa pensi delle piccole realtà editoriali, paragonate al Self – Publishing portano maggiori vantaggi oppure no?

Ammetto che mi piacerebbe, caspita! Chi non lo vorrebbe? 
Ma no, non vedo vantaggi con la piccola editoria. Gli editori, in genere tutti, non dedicano molto tempo per la pubblicità di un romanzo. Se si tratta di Mondadori o Newton Compton la pubblicità è automatica. Ma per un piccolo o medio editore deve esserci più lavoro “dietro le quinte”. In pratica la stessa cosa che fa un autore self, con la differenza che l’autore continua a promuoversi e cercare nuove fonti, una CE questo non lo fa, dopo aver perso tempo per un mese (se va bene) si dedica ad altro, come se fosse sempre all’estenuante ricerca del romanzo che la farà diventare nota e popolare, senza comprendere che quel romanzo potrebbe già avercelo in mano. 

6. Dopo questa recente pubblicazione ti stai concedendo un po’ di meritato relax o stai già progettando qualcosa si nuovo?

Francamente avrei due romanzi quasi pronti nel cassetto, ma non so quanto ancora dovranno aspettare. Mi piace dedicare ad ogni libro che pubblico la giusta considerazione prima di gettarmi del tutto a capofitto in un’altra avventura XD 

7. Sei conosciuta anche per l’attività di book blogger. Come è nato questo hobby? 

Dall’amore per i libri anzitutto, dalla voglia di esprimermi in tutti i sensi e successivamente, dopo varie esperienze, dalla voglia di aiutare altri scrittori che, come me, muovono i loro primi passi su questo terreno minato. E poi diciamolo: il mio blog è un angolino tutto mio dove do spazio alla mia mente incasinata, sperando così di riuscire a fare un po’ di ordine, lo stesso genere di ordine che praticamente non riesco ad ottenere in casa!!!

8. Grazie per essere stata con noi, è stato un piacere parlare con te! 

Grazie a te Laura, sei stata gentilissima e il piacere è tutto mio! :D
Ciao a tutti! Alla prossima!

venerdì 26 febbraio 2016

- Anteprima - La felicità è una pagina bianca di Elisabeth Egan



Carissimi lettori, 
reduce da febbre ed influenza oggi vi torno a parlare di libri. Nello specifico vi presento un nuovo libro edito dalla nord. 



Titolo: La felicità è una pagina bianca
Autore: Elisabeth Egan
Editore: Nord
Data di pubblicazione: 25 Febbraio 2016
Prezzo: cartaceo € 16,60 - ebook €8,99
Pagine: 396
Trama: Quando qualcosa non va, Alice Pearse si rifugia nella lettura. È sempre stato così; fin dalla più tenera infanzia, per Alice i libri sono isole felici dove potersi rilassare, mondi in cui perdersi, tesori da amare. E, adesso che si è ritrovata di colpo con un marito disoccupato, tre bambini da mantenere e un mutuo da pagare, i libri sono diventati letteralmentela sua ancora di salvezza: è infatti grazie alla sua fama di book blogger che le viene offerto un impiego da Scroll, una promettente start up che sta per inaugurare una catena di «sale di lettura», ovvero raffinati caffè dove sprofondare in comode poltrone, consultare uno sterminato catalogo di e-book e leggere. Nonostante le feroci proteste della sua migliore amica, proprietaria della libreria del quartiere, Alice accetta, tuttavia non le ci vuole molto per rendersi conto che gestire la famiglia con un lavoro a tempo pieno è molto più difficile di quanto non si aspettasse e che, dietro l’apparenza meravigliosa, Scroll nasconde un incubo. Eppure Alice non si scoraggia: in fondo, a volte, per trovare la felicità basta girare pagina.

martedì 23 febbraio 2016

Recensione: Ho voglia di innamorarmi - Cassandra Rocca

Buongiorno carissimi lettori, 
ieri sera ho terminato una piacevolissima lettura edita dalla Newton Compton. Sto parlando di "Ho voglia di innamorarmi" di Cassandra Rocca. Un'autrice che mi ha fatto avvicinare maggiormente al mondo della scrittura un anno fa con la sua trilogia di "Tutta colpa di New York". Quindi, l'adoro. 
Ma andiamo a conoscere più da vicino la sua ultima creatura. 


TRAMA

Da quando ha lasciato casa e famiglia per trasferirsi a Los Angeles, Heaven Taylor ha un solo desiderio: trovare la propria strada e sentirsi una donna e soprattutto una giornalista realizzata. Ma la concorrenza è agguerrita e non è facile tenersi il posto neppure in un giornale di gossip. Per riuscirci dovrà ottenere lo scoop del momento: la top model più paparazzata insieme al suo amante misterioso. Decisa a farcela, Heaven si mette sulle tracce dei due a bordo di uno yacht, incurante delle nefaste previsioni del tempo che annunciano una terribile tempesta in arrivo proprio da quelle parti. Dopo varie peripezie, e proprio mentre sembra aver ottenuto le foto tanto agognate, il fortunale si abbatte sulla costa e la povera Heaven cade nell’oceano, vanificando i suoi sogni di gloria e trovandosi a rischio di vita. A salvarla da annegamento certo è David Cooper, che sopraggiunge su una barca bianca come un principe sul suo baldo destriero. Peccato che, nonostante la bellezza statuaria, David non sia propriamente un principe, e forse l’unica persona al mondo che Heaven sperava di non incontrare mai più…


LA MIA OPINIONE

Se avete già avuto modo di leggere qualche libro di Cassandra Rocca, allora conoscete già la sua bravura. In caso contrario, rimediate. 
Siamo soliti elogiare le autrici oltre oceano, senza mai apprezzare allo stesso modo le perle italiane. Siamo abituati ad amare maggiormente ciò che non ci appartiene, ciò che non potrà mai essere nostro o della nostra patria, ma non amiamo mai ciò che, invece, abbiamo. 
Cassandra è una ragazza che con le parole contenute nei suoi libri e le storie che è  in grado di inventare,  fa sognare, fa tornare a credere nell'amore vero. 
Ho voglia di innamorarmi è un romanzo pieno di colpi di scena che costringe il lettore a rimanere incollato alle pagine. I due protagonisti sono ben descritti ed è facile affezionarsi a loro. 
Ciò che spicca, in queste righe, è come una delusione passata possa interferire sulla propria vita e come i ragazzi di oggi siano soliti a giudicare chi hanno di fronte basandosi sull'aspetto esteriore, sui vestiti che si indossano o sulla quantità di cocktail che si ingoiano. 
Heaven, invece, è una ragazza seria, con la testa sulle spalle, taciturna e con un'educazione rigida alle spalle. E' una ragazza che di cocktail e mega feste non ne sa nulla, il suo mondo è fatto di altro, di cose più profonde. Heaven è u diversa da molte sue coetanee e, proprio per questo motivo, viene allontanata, le viene fatto credere di non essere un granché. 
Credo che la parte più romantica di questo libro sia l'insistenza di David nel farla sentire speciale e non un'aliena caduta per caso sulla Terra. 
Per concludere vi lascio alcune frasi che ho estrapolato dal romanzo:

"Dunque era questo l'amore? Il cuore spezzato, gli occhi tristi, una costante apatia? 
Bella fregatura. Non voleva innamorarsi mai più."

****

"Io ti amo proprio per ciò che sei. 
Paranoie comprese."


lunedì 22 febbraio 2016

'Na tazzulella 'e cafè in compagnia di Manuela Chiarottino

Buongiorno cari amici, 
oggi scambiamo due parole con Manuela Chiarottino, un'autrice che sta ottenendo un discreto successo. 


1. Ciao Manuela! Grazie per aver accettato il mio invito. 

Ciao, grazie a te.

2. Raccontaci di te, quali sono le tue passioni oltre alla scrittura? 

Naturalmente leggere e poi… creare: fiori e pupazzetti col cernit, disegnare a matita, dipingere su ceramica e legno, e soprattutto creare quadri di sabbia, come la cover del mio primo libro self “Arriveranno le farfalle”.

3. Hai pubblicato un libro con la Rizzoli nella collana Youfeel, in cui tratti temi piuttosto delicati. Vuoi parlarcene?

In questo romanzo, “Ancora prima di incontrarti”, ho voluto parlare di come la mancanza di affetto durante la crescita, e quel senso di solitudine e insicurezza che ne può derivare, possa portare a chiudersi in se stessi e a cercare aiuto non con le parole, che non si sanno dire, ma attraverso il proprio corpo, arrivando a rifiutare il cibo o infliggendosi delle ferite. Gioia, la protagonista, sentendosi invisibile agli occhi dei suoi, rifiuta il cibo per sparire del tutto, ma è chiaro che in realtà reclama la loro attenzione. Così come farsi male è un modo per distogliere la mente da un dolore mentale, attraverso un male fisico. A volte può anche essere un mezzo per sentirsi in qualche modo vivi. Nel libro, questi argomenti sono trattati in maniera delicata, perché oltre al percorso di crescita di Gioia, c’è soprattutto una storia d’amore, ma ci tenevo comunque a parlarne e a dare un messaggio positivo. Un altro argomento toccato è quello della donazione degli organi e di una teoria che ho scoperto e sulla quale mi sono documentata, prima di scriverne, ognuno potrà trarne un proprio pensiero.

4. Di recente hai, invece, pubblicato un’antologia di racconti. Cosa dobbiamo aspettarci? 

Una bella esperienza. Ho conosciuto un autore di gialli, Eugenio Pattacini, ci siamo scambiati i nostri libri e ci siamo piaciuti dal punto di vista della scrittura. Io l’ho sfidato a scrivere rosa e così… sono nati diciotto racconti, riuniti nell’antologia “Melodie del cuore”, dove l’amore è rappresentato sotto molteplici aspetti. Nei miei racconti passo dall’ironia al dramma, dall’amore tinto di arcobaleno a quello materno, sfioro il fantasy e descrivo il reale affetto che mi lega da anni alle mie amiche del cuore. Così Eugenio parla di amore sognato, reale, sofferto, descrive immagini surreali, insomma un caleidoscopio di emozioni che credo possa incuriosire. 

Vorrei spendere una parola anche pro racconti, spesso meno considerati dei romanzi, perchè non è facile colpire il lettore e dare un’emozione in poche righe. Non so se ci sono riuscita, lo spero, così come spero mi darete, anzi ci darete, una chance.

5. Qual è il percorso che ti ha portato a concludere romanzi e/o racconti, pubblicarli in self e raggiungere note case editrici? 

Ho sempre amato leggere, anni e anni fa scribacchiavo cose brevi, ma solo per me stessa. Poi per molto tempo non ho più scritto nulla. Ho ripreso in un momento buio della mia vita, frequentando un corso di scrittura creativa. Si scrivevano racconti a raffica, ho partecipato a dei concorsi, vincendone alcuni, e così ho pensato al primo romanzo, naturalmente in self. Ci credevo poco ma poi i commenti positivi mi hanno dato fiducia e ho proposto, nei mesi successivi, tre racconti lunghi a Delos, che li ha pubblicati tutti nella collana Chic & Chick: “Non ditelo a Ella”, “L’uomo perfetto” e “La sposa felice”. A quel punto però ambivo al romanzo e, ammetto, alla casa editrice. Almeno volevo provarci. Il primo è ancora in cerca di editore… ah ah…vaga per il mondo… ma in effetti poi l’ho ripreso, rivisto… però ancora vaga. Per il secondo ho atteso molti mesi ma alla fine è arrivata la proposta Rizzoli, inaspettata, lo ammetto, e ne sono stata felicissima. 

6. Il self publishing è un canale che ti senti di consigliare? 

Il self publishing va benissimo per chi vuole gestire tutto il percorso del libro, dall’inizio alla fine. C’è più lavoro da fare e bisogna comunque farlo bene, però sei libero di decidere ogni cosa e non dover attendere i classici mesi di risposta. Di contro hai appunto tutte sulle tue spalle e nessuna CE dietro per la promozione, anche se ormai è quasi tutta affidata all’autore, indipendentemente da con chi pubblichi. Io penso che alternerò self con CE, sperando naturalmente di poterlo fare.

7. Tra self publishing e piccole case editrici cosa ritieni più efficace? 

La prima premessa è che queste case editrici siano comunque non a pagamento. Diciamo che dipende dalla CE. Ho avuto esperienza indiretta di amici che hanno pubblicato con piccole CE ma sono rimasti delusi perché non hanno avuto alcun aiuto, neanche minimo. Dico per editing, cover. Ci sono però anche CE piccole che fanno il loro lavoro seriamente e supportano l’autore, anche nella promozione, non dico solo su web ma ad esempio attraverso le fiere. Sono tutte cose da valutare a seconda dei casi e a seconda di cosa si vuole ottenere.

8. Hai nuovi progetti a cui lavorare? 

Sempre… ah ah… non riesco a non scrivere. Posso anticipare che ho già firmato con un’altra CE per un romanzo molto diverso dal primo, ma non so ancora la data di pubblicazione e immagino non sia vicinissima, quindi per ora… top secret. Ho in ballo un nuovo chick-lit, che avevo proposto tempo fa. Un romanzo in cerca di qualcuno che lo pubblichi… e che se ritornerà a casa finirà in self. E sto scrivendo un nuovo romanzo in cui credo molto, ma sono davvero all’inizio. Il problema è che mentre ne scrivo uno, già mi viene in mente un’altra idea… ma credo capiti a tutti gli autori. Come fate?

9. Grazie per aver sorseggiato questo caffè in nostra compagnia! 

Grazie. Sei stata molto gentile. Io non posso più bere caffè e vado di orzo, ma l’importante è la compagnia e questa per me è stata piacevole.

Un saluto a chi ha letto fino a qui.

sabato 20 febbraio 2016

- ANTEPRIMA- Fuggita dall' ISIS di Sophie Kasiki



Buongiorno cari lettori,
oggi vi presento un libro, dalla tematica delicata, che arriverà in libreria il 25 Febbraio con il marchio editoriale TRE60.

Titolo: Fuggita dall' ISIS - confessioni di una seguace pentita
Autore: Sophie Kasiki
Editore: tre60
Data di pubblicazione: 25 Febbraio 2016
Pagine: 240
Prezzo: cartaceo € 14,90 - ebook € 7,99
Trama: Sposata e con un figlio di quattro anni, la giovane Sophie lavora come assistente sociale in un centro di integrazione per immigrati alla periferia di Parigi. Tra le molte persone cui si dedica, ci sono anche tre ragazzi musulmani che improvvisamente decidono di partire per la Siria e unirsi all'ISIS. Le loro famiglie ne sono devastate, e Sophie riprende i contatti con i tre, nel tentativo di convincerli a tornare. 
Ma dopo alcuni mesi di conversazioni quotidiane via Internet accade l'esatto contrario: Sophie è sempre più incerta circa la propria vita, e sempre più attratta dai racconti di una vita diversa e dalle promesse che le fanno. Così, con una mossa sorprendente, dice al marito, cui ha nascosto la propria conversione all'Islam, di aver accettato un lavoro presso un orfanotrofio a Istanbul e parte per Raqqa, la capitale dello Stato islamico, portandosi dietro suo figlio. 
Lo schiaffo della realtà, completamente diversa da come gliel'hanno descritta i tre «ragazzi», è violentissimo: i foreign fighters si comportano come un esercito di occupazione che opprime i siriani, le donne non possono circolare da sole e senza velo, le scuole sono state chiuse, i contatti con l'esterno sono praticamente impossibili, la violenza è un'esperienza quotidiana – il paradiso è in realtà un inferno.
Un inferno dal quale Sophie ora vuole scappare, a ogni costo, soprattutto quando la minacciano di 
separarla dal figlio…




venerdì 19 febbraio 2016

Recensione: Ricordati di perdonare di Rachel Van Dyken

Buon pomeriggio a tutti!
Ieri ho finito di leggere il terzo ed ultimo libro della serie RUIN di Rachel Van Dyken, ed ora sono pronta per la recensione.


SERIE RUIN: 

#1 Ricordati di sognare: clicca qui per la recensione
#2 Ricordati di amare: clicca qui per la recensione
#3 Rircordati di perdonare



TRAMA

Ho cercato di rifarmi una vita. Sono fuggita nel cuore della notte dall'altra parte del Paese, mi sono iscritta al college sotto falso nome. Per un po', ha funzionato. Sono diventata Lisa, l'allegra e vivace studentessa, sempre pronta a divertirsi. Eppure, ogni volta che qualcuno si avvicinava troppo a me, sentivo l'impulso di scappare di nuovo. Ogni volta che un ragazzo mi sfiorava, provavo solo una paura disperata. Perché non si può cambiare la propria anima. Non si può cancellare il passato. E gli errori che ho commesso mi tormentano come spiriti inquieti. Ma tutto è cambiato nell'istante in cui ho conosciuto Trevor. Lui è completamente diverso dagli uomini che ho conosciuto. È onesto, leale, buono. Ed è convinto che tutti meritino una seconda occasione. Vorrei potergli credere. Vorrei confidargli il mio segreto. Ma ho paura che così facendo trascinerei anche lui nel baratro…



LA MIA OPINIONE

Questo è stato uno dei romanzi in cui ho sottolineato più frasi. Ve ne lascio, dunque, subito una: 

"Fate così: ringraziate Dio e godetevi la vita."

Immagino che già da questa breve ma intensa citazione, voi riusciate a capire che si tratta di un libro in cui si sogna, si piange, si ama e, soprattutto si riflette. E' proprio uno di quei romanzi in cui vorresti vivere, perderti... è uno di quei romanzi che vorresti non finissero mai. 
Devo ammettere che tra i tre libri della serie Ruin, questo è quello che forse mi è piaciuto meno (da qui potete capire quanto mi siano piaciuti gli altri), ciononostante è impossibile non amarlo. 
Qui abbiamo a che fare con Lisa, una ragazza che ci viene presentata sin dal primo volume, ma che solo ora possiamo conoscere nel profondo. Lisa ha un trascorso molto doloroso, costituito da un ragazzo affetto da bipolarismo che la porta, a poco a poco, nel baratro insieme a lui. 
L'autrice, proprio come nei libri precedenti, cura molto i risvolti psicologici che a causa dei traumi vissuti possono presentarsi nelle persone. Si parla molto, di destino, di scelte di vita, di linguaggio non verbale, di forza di volontà, di malattie mentali, e di stalking. Ovviamente, anche questa volta, Rachel Van Dyken riesce ad affrontare questi temi, così delicati, senza appesantire la lettura o angosciare il lettore. 
L'aspetto amoroso dei due protagonisti è un'altra delle cose che mi è piaciuta molta, in quanto viene descritta in maniera molto dolce senza cadere nella trappola in cui, purtroppo, cadono molti scrittori, rendendo il loro libro troppo carico di scene di sesso, facendolo somigliare, così, ad un erotico. 
Prima di salutarvi vi lascio un'altra piccola citazione: 

"Le persone che hanno sofferto sono le più belle. 
Le loro cicatrici, pene di cui andare orgogliosi." 

Buona lettura!





'Na tazzulella 'e cafè con Francesca Baldacci

Buongiorno carissimi lettori,
questa mattina sono di buon umore, in quanto ho l'onore di postarvi una piacevole chiacchierata che ho avuto con la nota scrittrice Francesca Baldacci, autrice di "Vacanze da Tiffany" (Sperling&Kupfer), per la mia rubrica dedicata alle interviste: 'Na tazzulella 'e cafè



1. Ciao Francesca, benvenuta nel mio blog! E’ un onore poter scambiare due chiacchiere con te, anche se sono un po’ in soggezione nel fare un’intervista ad una giornalista :p

Grazie a te per l’ospitalità! E per me è una gioia essere intervistata nel tuo blog!

2. Parlaci di te… che persona è Francesca Baldacci?

Mi reputo una persona fortunata, perché ho potuto fare della mia grande passione, la scrittura, una professione, che dura da molto tempo. Ho pubblicato infatti il mio primo racconto nel 1979, su una rivista a tiratura nazionale, e da allora ho sempre frequentato il mondo dell’editoria. Nella vita di tutti i giorni sono moglie (da 33 anni) e mamma di due ragazzi rispettivamente di venticinque e quindici anni.

3. So che hai occupato più ruoli nella tua carriera i quali ti hanno sempre vista con una penna in mano… tra tutti quale ti ha affascinato di più?

Mi è più consono è indubbiamente il ruolo della scrittrice, è quello nel quale mi vedo meglio, infatti non mi fermo mai e macino idee in continuazione. Indubbiamente però il mondo del giornalismo ha un fascino tutto suo, e ancora adesso ricordo con nostalgia e un pizzico di rimpianto il periodo in cui intervistavo personaggi notissimi al grande pubblico. Ho ricevuto grandi soddisfazioni anche in questo campo.

4. Sei passata dalle riviste per ragazzi alle interviste a noti calciatori, cosa ti ha portato a cambiare totalmente argomento per i tuoi scritti?

Scrivere è sempre scrivere, certo lavorando in campi totalmente diversi tra loro mi sono, per così dire, “fatta le ossa”, e l’esperienza acquisita a largo raggio mi ha aiutata a diventare più completa, sia da un punto di vista umano che da un punto di vista strettamente professionale. Forse anche per questo adesso, scrivendo romanzi e racconti, amo spaziare.

5. Oltre ad aver pubblicato romanzi con la Mondadori e la Sperling & Kupfer hai anche pubblicato tramite il self publishing, quest’ultimo mezzo ti è sembrato valido e, soprattutto, lo consiglieresti a chi si sta appena affacciando nel mondo della scrittura? 

Senz’altro sì. Il self publishing è una grande opportunità. Ciò che deve accompagnare però il neofita è anche una buona dose di umiltà, che a mio avviso oggi manca ai più. Ci sono troppe persone che oggi si improvvisano scrittori pur non avendone le doti. Un conto è sentire desiderio di scrivere per un bisogno personale, un conto è farne una professione, avere la vocazione e il talento per la scrittura. Sono due cose molto diverse. Il fatto che imperversino, perfino nelle classifiche dei più venduti, anche romanzi totalmente sgrammaticati, la dice lunga: sulla qualità degli scrittori, ma anche dei lettori che non se ne rendono conto e se li comprano comunque! 

6. Quale percorso di studi hai dovuto seguire per ottenere tali risultati? 

Ho frequentato il liceo classico e mi sono laureata in Lingue, con una tesi di laurea sulla fiaba d’arte tedesca. La formazione classica mi è stata di grande aiuto, in effetti, anche se all’epoca la trovavo un po’ noiosa: ma mi è rimasta dentro.

7. Qual è la tua opinione rispetto le piccole case editrici? 

Non ne ho vasta esperienza, e quella poca che ho è stata, purtroppo, negativa.

8. Quale consiglio ti senti di dare alle giovani autrici che sognano una grande ce? 

Se avete questa vocazione nel cuore, non arrendetevi mai. Prima o poi qualche porta a cui busserete si aprirà! Nel frattempo leggete, leggete moltissimo. Il miglior corso di scrittura creativa è leggere buoni libri, assorbirli dentro di sé e crearsi uno stile proprio.

9. Grazie per essere stata con noi, è stato un vero piacere parlare con un’autrice di tale calibro!

Grazie per avermi ospitata, è stata una gradevolissima chiacchierata, tanti auguri per il tuo blog!

mercoledì 17 febbraio 2016

- Anteprima - Fino all'ultimo respiro di Cinzia Fiore Ricci

Buongiorno a tutti,
oggi è il 17 e per i più superstiziosi non è un bellissimo giorno, ma ci penso io a migliorarvi l'umore con questa nuova anteprima. Sono lieta di presentarvi il libro di Cinzia Fiore Ricci intitolato "Fino all'ultimo respiro".

Titolo: Fino all'ultimo respiro
Autore: Cinzia Fiore Ricci
Editore: Eroscultura
Genere: Rosa/Erotico
Pagine: 222
Prezzo: Ebook €4,99
Trama: Andrea è il sogno di tutte le ragazze, bello come un angelo, occhi verdi e riccioli biondi, studioso, di buona famiglia con un futuro promettente che lo aspetta. Ha tutto quello che vuole, colleziona storie senza impegnarsi mai, ma quando vede Fabiana, la nuova ragazza del suo migliore amico, perde la testa e la vuole a tutti i costi. Fabiana è una ragazza bellissima da togliere il fiato, cresciuta in periferia, sola con la mamma, tra mille sacrifici, la sua vita è semplice e lineare, ma quando vede Andrea il migliore amico del suo ragazzo, prova emozioni mai provate in vita sua. Spinti dalla voglia di stare insieme i due giovani vivono un’intensa storia d’amore, ma un giorno Andrea la vede in compagnia di un uomo adulto e ferito nell’orgoglio la lascia senza darle nessuna possibilità. Alcuni anni dopo, si rincontrano in una discoteca, e quel grande amore e quella passione all’apparenza sopita riesplode dirompente trascinandoli nuovamente l’uno verso l’altro. Ma Fabiana non è più quella di una volta, in quegli anni in cui sono stati divisi qualcosa di terribile le è successo, quell’uomo misterioso è ancora al suo fianco e Andrea, orgoglioso la ferisce nuovamente, ma se ne pente quasi subito. Il passato oscuro di Fabiana torna a tormentarla nuovamente e questa volta è deciso a distruggere lei e tutti quelli che la circondano, ma Andrea è pronto a tutto per riconquistarla e per difenderla dal pericolo di morte che incombe su di lei, la difenderà a costo della vita, fino all’ultimo respiro.



Biografia autrice:

Cinzia Fiore Ricci, pseudonimo di Cinzia Riccitelli, nata a Roma, nel 1971. Diplomata in ragioneria inizia la sua carriera lavorativa nel campo della fotografia, sua grande passione, dove avrà modo, per diversi anni, di entrare in contatto con grandi fotografi dello spettacolo, moda e reportage. Inizia a scrivere per caso, spinta dalla sua esigenza di esprimere di continuo il suo estro. Il suo primo libro “La rosa del mare”, è un romanzo erotico che autopubblica nell’ottobre del 2013. A marzo del 2014 viene invece pubblicato da Edizioni Rei.

"Fino all'ultimo respiro", pubblicato da ErosCultura, è la sua seconda prova, ed è il primo capitolo, per un totale di quattro libri, della serie "Colpe d'amore". Ogni libro è autoconclusivo e nel corso di un'intera storia vari saranno i protagonisti e le vicissitudini che terranno il lettore incollato fino all'ultimo pagina.

martedì 16 febbraio 2016

Novità Corbaccio: Potere esecutivo di Jennifer Probst

Buona sera miei cari, 
oggi sono lieta di farvi questa nuova presentazione di un libro edito dalla Corbaccio questo Febbraio.

Titolo: Potere esecutivo
Autore: Jennifer Probst
Editore: Corbaccio
Genere: Rosa
Pagine: 263
Prezzo: 14,90 
Trama: Logan Grant si è reso conto di essere finito nei pasticci non appena ha messo gli occhi su Chandler. Ha accettato l’affare che lei gli proponeva perché voleva ricavarne un buon profitto ma… adesso è lei che vuole. E accetta di partecipare a un gioco in cui amore, desiderio e potere si mescolano pericolosamente. La posta in gioco sono milioni di dollari, ma Logan riuscirà ad averli solo se otterrà il anche il cuore di Chandler.
Chandler Santell ha sempre evitato uomini ricchi e potenti che credono più nei soldi che nell’amore. Ma quando il suo prestigioso Centro di yoga si trova sull’orlo del fallimento, l’unico uomo che può aiutarla è Logan Grant, il peggior squalo nel mondo della finanza. E Chandler è disposta a tutto per salvare il suo sogno. Proprio tutto.




Biografia autrice: Jennifer Probst è autrice di numerosi libri di Romance fiction Sexy&Erotic. Il successo mondiale è arrivato con la serie «Contratto indecente», «Contratto fatale», «Contratto di passione» e «Contratto finale», pubblicati in Italia da Corbaccio, che ha pubblicato anche «Vendetta piccante», «Fire», la serie «Cuori solitari»:«Cercando te», «Sognando te» e «Trovando te», un'appendice alla serie dei contratti «Il libro degli incantesimi», disponibile solo in ebook, «Potere esecutivo» e, assieme ad altre autrici bestseller, la raccolta di racconti «Baby its' cold outside». Jennifer Probst vive a New York con il marito e i figli.o, e un'appendice alla serie dei contratti «Il libro degli incantesimi», disponibile solo in ebook. Jennifer Probst vive a New York con il marito e i figli.

venerdì 12 febbraio 2016

'Na tazzulella 'e cafè con Laura Pellegrini

Buongiorno carissimi lettori,
il fine settimana è vicino ed io, prima che voi siate troppo presi dai festeggiamenti e dal relax, ci tengo a presentarvi Laura Pellegrini nella breve intervista che mi ha rilasciato.



1. Ciao Laura, (sembra quasi che mi stia salutando da sola xD) grazie per aver accettato l’invito

Grazie a te per avermi invitata!

2. Raccontaci della tua esperienza da scrittrice.

E’ nato tutto per caso. Dai racconti di un’amica è nato il mio primo romanzo Tempo Imperfetto a cui è seguito un secondo e uno spin off. Ho sempre amato scrivere, ma prediligevo la poesia, poi la trama che avevo creato mi ha divertita così tanto che non sono stata capace di smettere. 

3. Il 2 Febbraio è uscito il tuo ultimo romanzo, parlaci di lui. 

Prima che faccia buio è un romanzo nato da una notizia sentita al telegiornale. La trama inizialmente era completamente diversa, come l’ambientazione. Poi con il tempo ha preso forma e mi sono ritrovata a raccontare di un amore nato in un territorio lontano dall’Italia sullo sfondo di una guerra. L’amore a volte ha la forza di superare tutti i confini, compresi quelli della violenza e dell’orrore e ho voluto appunto parlare di questo. Un uomo e una donna che si conoscono, si vivono, nonostante le loro strade potrebbero dividersi. 

4. Quali sono i temi che ti piace affrontare quando scrivi?

L’amore sicuramente. L’amore maturo, fatto di scelte, di azioni e di rinunce, quello che muove le montagne, per intenderci. Amo descrivere la psicologia dei personaggi, ciò che li spinge a compiere le loro azioni e che li porta a fare delle scelte. Amo mettere in congiunzione ciò che è diametralmente opposto, perché credo che nella differenza ci sia la similitudine.

5. Ti piacerebbe scrivere un genere diverso da quello scritto finora o ti piace fidelizzare i tuoi fan?

Sto scrivendo un Dark. Non so se sarò seguita in questo progetto perché so essere un genere difficile da digerire, ma ci voglio provare.

6. Cosa pensi delle piccole case editrici? 

Penso che ogni cosa nell’editoria sia utile e necessaria. Grandi e piccole case editrici danno visibilità ogni giorno a giovani scrittori self, che altrimenti rimarrebbero nell’ombra. 

7. Progetti per questo nuovo anno da poco cominciato?

Vorrei riuscire a pubblicare due romanzi, ma è ancora presto per parlarne. E poi, se riesco, vorrei dar luce al mio dark.

8. Grazie per essere stata con noi!

Grazie a te Laura!

giovedì 11 febbraio 2016

- Anteprima - L'inganno letale di Brenda Mill

Buongiorno a tuttiOggi ho il piacere di presentarvi il libro conclusivo della "Trilogia degli inganni" di Brenda Mill.


  1. Inganno globale
  2. Inganno fatale
  3. Inganno letale



Titolo: Inganno letale
Autore: Brenda Mill
Numero di pagine: 280
Prezzo: 0,99€
Anno di pubblicazione: 2016
Editore: Self-Publishing
Genere: Romantic Suspense 
Trama: “La realtà ha sempre due facce.” Il bene e il male, la verità e l'inganno, l'inizio e la fine, stanno per unirsi. L'amore è un puzzle complesso in cui i nemici che l'ostacolano si incastrano magistralmente.Lord Black vince. Vince sempre. Le regole del gioco non esistono, non sono mai esistite. La sua vita è una fitta rete d'intrighi in cui lui stesso rischia di rimanere imbrigliato. Il capo della confraternita più discussa di Manhattan, infatti, ha rinunciato alla sua maschera con tutti i rischi a cui il gesto lo espone. Kendra Stevenson ha deciso di schierarsi con il partito dalle vittorie sicure. Tutti gli equilibri stanno per essere alterati. Le vite dei membri dell'alta società saranno sconvolte. Phoebe Stone intraprenderà il viaggio più importante di tutti che la legherà a doppio filo a ben quattro vite. Ecco esplodere una vera e propria guerra senza esclusione di colpi per salvare il bene più prezioso di tutti… A quale compromessi si è disposti a scendere per difendere la propria famiglia? E soprattutto quanti chilometri separano Phoebe, Daniel e Dereck dalla verità sulla più spietata confraternita newyorchese? Cosa si nasconde dietro la profezia? E soprattutto chi?

Ai vertici della bene vixit qui bene latuit manovra un losco soggetto che vuole insediarsi sulla poltrona più importante di tutte. Tra cadute e rinascite si combatte sino alla morte, la più infida e spietata dei nemici a cui porre rimedio.

mercoledì 10 febbraio 2016

'Na tazzulella 'e cafè insiema a Fabiola Danese

Ed eccoci pronti per un'altra intervista, questa volta è il turno di Fabiola Danese! 


1. Ciao Fabiola e grazie di aver accettato l’invito.

Grazie di cuore a te Laura per questa splendida opportunità! 

2. Che cosa ti ha avvicinato alla scrittura e, soprattutto, all’auto pubblicazione?

Mi piace rispondere a questa domanda, ricordando una persona molto importante per me che, prima di lasciarmi, mi ha quasi chiesto di mantenere questa promessa: scrivere. Ora che lui non c’è più, mi sento in dovere di mantenere in vita questo sogno che ci legava. Per quanto riguarda l’auto-pubblicazione, diciamo che è cominciato come una sorta di esperimento, visto che venivo da due realtà di case editrici, una a pagamento e l’altra free. Ho voglia di sperimentare ogni possibile soluzione offerta da questo mondo, ma al momento il self publishing è una realtà che mi soddisfa pienamente.

3. Hai da poco pubblicato “Mai nessuno al mondo”, parlaci di lui e spiegaci come è nata l’idea di questa trama

Mai nessuno al mondo è un romanzo a metà strada tra fatti realmente accaduti e totale fantasia. Nel senso che, grazie ai miei diari segreti e ad un incontro che ho fatto subito prima di scrivere questa storia, mi sono detta che era ora di scrivere un finale migliore a qualcosa che nella vita reale, ne aveva avuto uno tutt’altro che idilliaco. Matt e Zoe non sono mai esistiti davvero, ma un pizzico della loro amicizia e del loro amore sì, per questo mi sono sentita in dovere di dar loro una seconda possibilità tutta nuova, prendendo spunto da qualche ricordo perso nella mia memoria.

4. Qual è il messaggio che vuoi lanciare con il tuo libro? 

Il messaggio è sempre e solo uno: credere nell’amore, contro ogni aspettativa, contro ogni destino che sembra essere già stato scritto. E poi ognuno di noi, conserva nel suo cuore il proprio “Mai nessuno al mondo” e mi sembrava giusto dedicarlo proprio a tutti quegli amori della nostra vita che meritavano un finale migliore.

5. In che momento della giornata preferisci scrivere? 

Non c’è un particolare momento. In realtà quando mi arriva l’ispirazione scrivo su ogni cosa e in ogni posto, senza rendermi conto delle ore che passano. Credo che sia il tempo migliore che concedo a me stessa.

6. Quali consigli ti senti di dare a chi si sta cimentando solo ora nella scrittura? 

Di provare, di tentare e di buttarsi. Chi scrive solitamente è sempre certo di scrivere bene, ma finché non hai un vero pubblico con cui confrontarti, non lo saprai mai con certezza. Il mondo del self publishing ti permette proprio di metterti direttamente in contatto con i tuoi lettori ed è la cosa migliore per potersi migliorare a ogni storia un po’ di più!

7. Hai nuovi progetti?

Ho sempre un nuovo progetto, la mia mente purtroppo non si ferma mai, ma diciamo che quello a più breve termine riguarda il sequel di una certa pazza Miss Moon e delle sue imprevedibili Paturnie, insieme ovviamente a quello squinternato del mio coautore Luca Casamassima.

8. Grazie per essere stata con noi!

Grazie a te e auguro ai tuoi lettori di poter sempre perdersi tra le pagine di un buon libro, è la parte migliore di essere “Noi”.

martedì 9 febbraio 2016

'Na tazzulella 'e cafè con Cosima Cannatella

Buon Martedì a tutti voi! 
Circa una settimana fa è nata questa nuova rubrica e devo dire che ha fatto molto successo e che è piaciuta davvero tanto, sia a voi lettori che agli autori che ho ospitato (peccato non averla creata prima xD) Quindi.. che dire? Oggi si riparte e in questo appuntamento vi presento Cosima Cannatella.





1- Ciao Cosima e grazie per aver accettato l’invito per un caffè virtuale! E’ un piacere averti qui. 

Grazie a te e il piacere è tutto mio!

2- Voglio essere sincera, non avevo ancora mai sentito parlare di te, questa è senz’atro una buona occasione per conoscerci meglio. Quindi partiamo pure con le domande di routine: Di dove sei? Che cosa fai di bello nella vita a parte scrivere? Come sei caratterialmente? E quanti anni hai? (siamo tra donne, possiamo chiedercelo!) 

Vivo in un piccolo e caratteristico paesino in provincia di Pisa. Organizzo eventi per le aziende e mi occupo di pubblicità, scrivo per passione J. Caratterialmente? Bella domanda J Sono introversa e a volte cupa, romantica e un po’ sognatrice. Ho il difetto di non dire mai veramente ciò che penso ed il pregio di essere sincera se invece decido di dire la mia. Sono tenace, testarda ed orgogliosa, per questi motivi ho perso persone che amavo e nello stesso tempo ho affrontato situazioni che non credevo di poter affrontare. Ho 40 anni ma io dico sempre che ho 18 anni con 22 di esperienza. 

3- Che cosa ti porta a scrivere e cosa provi mentre lo fai? 

Ho iniziato a scrivere perché una leggenda mi ha rapito la fantasia e a dire la verità non pensavo mi piacesse così tanto farlo. Cosa provo? Mi sento me stessa quando sono sola con il mio pc, non devo fingere ne mentire è un mondo fatto per me, dove tutto mi è concesso e sto bene, tanto bene in quei momenti. 

4-  Hai da poco pubblicato un nuovo romanzo, parlaci di lui.

È la storia d’amore di Giulia e Lorenzo, ma non solo. Un intreccio di destini e colpi di scena che spero facciano riflettere chi li leggerà. Sono tre, è una trilogia e in fondo a tutti e tre chi si soffermerà alla storia, potrà capire che non era solo l’amore che voglio raccontare ma molto di più.

5- Quali sono i temi che affronti in questo libro?

Leggenda, passione, erotismo, paura, maschere impenetrabili e molto altro….

6- C’è qualcuno che ti ha spinta nel mondo della pubblicazione o è stata una tua idea?

Una mia idea.

7- Da buona scrittrice sarai sicuramente anche una lettrice accanita, quali sono i generi che preferisci?

Gli introspettivi, amo confrontarmi con le mie paure, affrontare temi profondi e riflettere. Ho amato molto anche i fantasy e soprattutto la Meyer.

8- Un’ultima domanda: meglio pubblicare in self o con casa editrice? 

Il mondo dell’editoria è un mondo molto pericoloso, sicuramente pubblicare un romanzo con una piccola casa editrice ha i suoi svantaggi, soprattutto per la distribuzione. Perdere i diritti sul proprio romanzo per poi non arrivare a niente io non lo trovo vantaggioso. Sicuramente è meglio tentare la fortuna e poi affidarsi agli eventi.

Grazie per questa piacevo chiacchierata!

Grazie a te!


lunedì 8 febbraio 2016

Recensione: Un giorno da favola di Fabiola D'Amico

Buongiorno carissimi lettori,
comincio subito con  il ringraziare la Newton Compton per avermi mandato una copia omaggio di questo libro. Ne avevo a lungo sentito parlare ed ero curiosa di leggerlo.
Ecco cosa ne penso:


TRAMA: 

Francesca è una sessuologa trentenne, single dopo una deludente storia d’amore con un uomo sposato. La sua passione sono i romanzi di ambient azione st orica e sogna un amore comequello delle loro protagoniste. Un giorno, in tribunale per una causa in cui sono coinvolti due suoi clienti, incontra Christian Balardini, cinico e arrogante avvocato. Tra i due scatta subito una forte attrazione ma Francesca ha paura di aprirsi di nuovo. Si ritrova a combattere, perciò, una battaglia tra ragione e sentimento, ma non ha tempo per soffermarsi a riflettere su ciò che le sta accadendo, perché la sua migliore amica le chiede aiuto per organizzare un matrimonio in perfetto stile austeniano… per la vigilia di Natale! Così, in una girandola di avvenimenti ed equivoci, le strade di Francesca e Christian continueranno a incrociarsi. E se fosse proprio lui il suo Mr Darcy tanto attrso?


LA MIA OPINIONE:

"Un giorno da favola" è un libro che si legge in maniera molto scorrevole, in quanto narra una storia piuttosto leggera e per niente impegnativa. Potrei catalogarlo tra i libri da leggere durante un periodo di vacanza o quando ci si vuole semplicemente rilassare senza immergersi in letture troppo impegnative. L'unico tema sociale che salta agli occhi è la paura dell'amore, paura che deriva da una storia passata piuttosto burrascosa dalla quale si è usciti con qualche ferita sul cuore. E si sa, questo genere di ferite tardano a guarire. Ma per il resto non fa cenno ad altri temi delicati. 
C'è da riconoscere che la D'Amico sia molto abile con la penna e che sia dotata di un lessico molto vasto e di una grande capacità descrittiva, tuttavia devo ammettere che questo libro non è entrato nelle mie corde: sin dalle prime pagine mi è risultato piuttosto inverosimile. Molte scene (soprattutto quello "amorose") avevano dell'incredibile e in questo modo il lettore, a mio parere, fatica a rispecchiarsi. Se  avesse mantenuto fede alla realtà forse lo avrei apprezzato di più. 


domenica 7 febbraio 2016

'Na tazzulella 'e cafè con Daniela Binacci

Buongiorno amici,
oggi sono qui in compagnia di Daniela Binacci che, davanti ad una tazza di caffè, ci parlerà di lei e dei suoi romanzi. 



1- Ciao Daniela e bentrovata! Raccontaci di te, quali sono le tue passioni oltre alla scrittura?

Ciao Laura, è un piacere essere qui con voi oggi. Oltre a scrivere, un’altra delle mie passioni è sicuramente leggere. Sia quando scrivo che quando leggo, infatti, mi sembra sempre di volare, lontano. È la sensazione più simile alla libertà che io conosca. Ed è qualcosa d’irrinunciabile per me. Poi, quando sono particolarmente ispirata, mi piace dilettarmi con la mia “attrezzatura” stile Art attack e creare ogni volta qualche pazzo miscuglio di stoffa, legno, colori e colla. Quando la vena creativa pulsa, bisogna assecondarla, con tutto quello che si ha a disposizione in quel momento! J

2- So che hai due opere edite su amazon (self – publishing), avresti voglia di presentarcele brevemente?

Assolutamente sì.
La prima, “Tentazione in rosa shocking”, è un romanzo rosa, umoristico, scritto quasi interamente sul memo dello smartphone, nel mio allora quotidiano tragitto in treno casa-lavoro/lavoro-casa. È una romantica commedia degli equivoci, giocata intorno all’incontro tra un ex sognatore e una tentazione. Vite diverse, esperienze diverse, prospettive diverse, ma le stesse, profonde, cicatrici sul cuore. Un intreccio di peripezie amorose, lavorative e familiari sempre sul filo dell’ironia. Confesso che mi sono divertita molto a scriverlo: è stato terapeutico.

La seconda, “Esco a prenderti la luna”, è un romance contemporaneo, scritto in seguito ad alcuni accadimenti importanti che hanno segnato la mia vita… due perdite significative, un cambiamento radicale e un nuovo inizio. È una storia intensa e romantica, dolce e spietata che parla di amore, famiglia, dolore e speranza. Scritta per chi, come me, crede nelle seconde occasioni e nella possibilità che, alla fine, l’amore riesca sempre a salvarci, persino da noi stessi. Scriverla è stato molto… commovente.

3- C’è un messaggio particolare che intendi mandare ai tuoi lettori?

Ringrazio di cuore chiunque abbia letto, stia leggendo o leggerà le storie che scrivo perché ogni parola è un pezzetto di me. L’anima dei mie personaggi è anche un po’ la mia. E ciò che loro vivono è un insieme di desideri, paure, sogni e ricordi. Ogni scrittore racconta sempre un po’ di sé in ciò che scrive e ogni lettore riconosce sempre un po’ di sé in ciò che legge: è la condivisione ed è la vera, grande magia dei libri. Il mio desiderio è che le mie storie possano lasciare qualcosa di bello in chiunque le legga.

4- Come mai hai scelto la via del self?


È presto detto: dopo averne viste in giro un po’ di tutti i colori, la scelta del self-publishing mi è sembrata decisamente la migliore sia come trasparenza che come immediatezza. E, così, ho deciso di tentare il grande salto, pubblicando i miei due primi ebook. Certo, tutto il lavoro di promozione che precede e segue la pubblicazione di un libro non è cosa da poco, specialmente quando sei tu, e soltanto tu, a dover far tutto. Ma poi, quando, a fronte di costi minimi, arrivano grandi risultati questo ti ripaga di QUALUNQUE COSA.

5- Hai pubblicato due libri a pochi mesi di distanza, questo significa che a breve ci delizierai con un nuovo romanzo?

Piccola confessione: sto lavorando a una serie, in cui l’universo dei trentenni che mi sono tanto divertita a raccontare nei due romanzi precedenti passa il testimone all’appassionante e intricato mondo degli adolescenti. Che dire: i giovani protagonisti di queste nuove storie mi hanno decisamente rubato l’anima e non vedo l’ora di poter condividere anche questa emozione con voi.

6- Spesso le autrici scrivono, pressappoco, lo stesso genere che sono solite leggere. Per te è anche così?

Oddio, magari! Considerato che ho sempre letto di tutto, sarebbe meraviglioso poter scrivere storie spaziando dal rosa al giallo al noir al fantasy ecc. ecc. In realtà, per ora resto fedele al romance (rosa e contemporaneo), è lo stile in cui mi viene più naturale plasmare le emozioni dei miei personaggi. Poi, un domani, chissà…
In fondo, nella vita, non si finisce mai d’imparare e c’è sempre tempo per migliorarsi, se lo si vuole veramente.

7- Grazie per essere stata con noi e buona fortuna!

Grazie a te Laura e a “ ’Na tazzulella ‘e cafè” per questa bella chiacchierata.

venerdì 5 febbraio 2016

'Na tazzulella 'e cafè in compagnia di Lay Ramirez

Buongiorno cari lettori,
oggi ho invitato a prendere un buon caffè napoletano l’autrice Lay Ramirez, che ci presenterà il suo libro.

 


1. Benvenuta Lay e grazie per aver accettato l’invito. Innanzitutto, aiutaci a conoscerti meglio…

Grazie a te per l'ospitalità e complimenti per il tuo lavoro e per il tuo blog! 
Premetto subito che il mio è un nome d'arte. Sono nata qualche decennio fa dove vivo, a Trieste, una affascinante città di confine ricca di sfumature e contraddizioni. Nella mia vita “parallela”, quella cioè in cui non sono solo l'autrice Lay Ramirez, lavoro nel campo creativo della grafica, ho un marito che invece pubblica saggistica e i miei amori sono un cane e una gattina.

2. Hai da poco pubblicato un libro “Una ragazza tranquilla”, di che cosa tratta?

È il primo romanzo che pubblico in selfpublishing ma in realtà lo scrissi diversi anni fa. 
La protagonista, Margherita, è una giovane donna che si sta affacciando alla vita adulta. È stata adottata da bambina e la sua famiglia le vuole bene e la circonda di premure e affetto. In realtà la ragazza cova una forma di inquietudine e insoddisfazione che non riesce a capire ed esprimere, ma la rielabora sognando ad occhi aperti. Il legame col fidanzato è sfilacciato e senza grandi prospettive future. L'amica d'infanzia è concentrata sulla propria vita e si rivela distante e molto critica sulle scelte di Margherita. Quando uno sconosciuto si trasferisce a vivere vicino alla protagonista, nonostante le perplessità iniziali, Margherita si getta a capofitto nella nuova relazione. Prima conosce ed instaura un legame col suo cane, con cui fa lunghe passeggiate solitarie, poi con l'uomo, di cui nessuno conosce il passato. La storia si snoda lungo una estate, quella del loro incontro. Niente sarà più come prima, ma nulla è scontato e gli stessi protagonisti rivelano caratteristiche inaspettate.

3. Quali sono i temi che affronti in questo tuo romanzo?

Margherita è alla ricerca di una identità e della vita, una vita piena di cui riappropriarsi. Questa ricerca la porterà ad affrontare sé stessa, quella che è veramente, le infrangerà il mondo dei sogni e le restituirà la realtà. Sotteso nel romanzo è anche un senso di solitudine e di isolamento, anche per il fatto che nessuna delle persone che la circonda la conosce veramente. Poi c'è anche il legame affettivo col cane, un sentimento limpido e spontaneo che le permetterà di affrancarsi.

4. Se non erro, questo è il primo romanzo che pubblichi. Come ti sei avvicinata a questo mondo? Avevi già scritto altre storie prima?

Sono sempre stata una persona creativa, e infatti ho scelto di lavorare in questo mondo, per nulla facile. Ho scritto poesie, canzoni, racconti (soprattutto nell'adolescenza), un altro romanzo quando avevo 20 anni e uno quando ne avevo 11...Ovviamente inediti e continueranno ad esserlo! La mia passione per la scrittura nasce dalla lettura, quando ero bambina divoravo i libri e i grandi classici sono sempre stati il mio punto di riferimento.

5. Qual è il tuo più grande sogno nel campo dell’editoria?

Non ho grandi sogni...A parte riuscire a distribuire i miei libri in tutta Italia e all'estero (un sogno piccolino, vero?...).

6. Stai programmando qualcos’altro, magari di un altro genere?


Sì, ho due progetti a cui sto lavorando. Uno è un altro romanzo, molto più cupo di “Una ragazza tranquilla”, di cui sto ancora fantasticando la storia e i personaggi anche se ho già iniziato a scrivere il prologo, e l'altro è un libro molto difficile e complesso e non sono ancora certa della sua realizzazzione per diversi aspetti. Potrebbe essere una bomba come un boomerang...Quindi devo rifletterci ancora un po'.

7. Grazie per essere stata con noi e in bocca a lupo!

Grazie e viva il lupo!

martedì 2 febbraio 2016

Recensione: La bambina numero otto di Kim Van Alkemade

Buon pomeriggio, cari lettori. 
Oggi vi parlerò di un libro di cui la BOOKME mi ha gentilmente fornito, sto parlando de "La bambina numero otto" di Kim van  Alkemade. 
Di che cosa parla?



TRAMA

New York, Anni Cinquanta. Per Rachel, infermiera dalla vita regolare e solitaria, il passato è un buco nero dal quale è riuscita a fuggire per miracolo. Quando però incontra Mildred Solomon, anziana paziente senza più speranze di guarigione, d’un tratto qualcosa nel suo subconscio si slaccia, i ricordi rimossi tornano a galla, prendono il sopravvento. Perché Rachel e la Dottoressa Solomon, come la donna vuole essere chiamata, si sono già conosciute tanto tempo fa, quando Rachel non era ancora Rachel, ma solo la bambina numero otto, un’orfana di pochi anni affidata a un istituto nel Lower East Side di Manhattan. Ma chi è veramente la Dottoressa Solomon? La madre surrogata che si prendeva cura degli sfortunati orfani - unico raggio di luce nella tormentata esistenza della piccola Rachel - o una donna fredda e cinica, votata alle proprie ambizioni e pronta a tutto nel nome della scienza? Solo chiamando a raccolta i fantasmi della memoria Rachel potrà trovare le risposte di cui ha bisogno, e diventare finalmente padrona del proprio destino. 
Kim van Alkemade prende spunto da fatti realmente accaduti per mettere in scena un dramma incalzante sui temi dell’abbandono, del tradimento e del riscatto. Creando, nella figura di Rachel, un’indimenticabile eroina in bilico tra luce e ombra, tra vendetta e perdono.

LA MIA OPINIONE

Dunque, premetto che è un libro che tratta molti temi delicati, come la guerra, la solitudine dei bambini che rimangono orfani, l'omosessualità e molto altro ancora. E il punto a favore del libro è proprio questo, in meno di 300 pagine non deve essere facile parlare di tutti questi temi sociali, eppure Kim Van Alkemade ci riesce alla perfezione. Quindi, tanto di cappello. 
Essendo costituito da argomenti così importanti, non si può certo definire un libro scorrevole e leggero, tuttavia la considero una buona lettura. Anche se ci sono state alcune cose che non ho apprezzato, soprattutto riguardo il finale che mi è risultato poco approfondito e un po' frettoloso. Si sono portati avanti misteri e questioni irrisolte per tutta la lunghezza del libro, per poi svelarle velocemente nelle ultime pagine. 
Il romanzo si alterna, di capitolo in capitolo, tra passato e presente. Il primo è raccontato in terza persona, mentre il secondo in prima. Ormai molti romanzi sono costituiti in questo modo, nei capitoli si alternano ambientazioni diverse o, addirittura, protagonisti diversi e devo ammettere che a me personalmente questo metodo non garba particolarmente, ho sempre l'impressione che si renda il romanzo un tantino confusionario. Ciononostante non posso assolutamente considerarlo un brutto libro. 

Vi lascio un breve estratto: 

«A volte mi chiedo se esiste un limite al dolore che gli esseri umani sono capaci di infliggere ai propri simili» osservai, rivolta a Sam.
«No» replicò «non c’è limite».

'Na tazzulella 'e cafè con Catherine BC

Buongiorno ragazze,
oggi diamo vita ad una nuova rubrica per questo blog che, grazie a voi, sta ampliandosi sempre di più.
La rubrica in questione ho deciso di battezzarla con un nome singolare, che richiama le mie origini e le tradizioni di tutti gli italiani, si chiamerà, infatti, ‘Na tazzuelella ‘e cafè. In questa sezione offrirò, simbolicamente, un caffè alle autrici che ospiterò nel mio blog per poter conoscere meglio sia loro che le rispettive pubblicazioni.

Sono molto lieta, dunque, di dare il via alla prima intervista: oggi conosceremo Katy Policante, meglio conosciuta come CATHERINE BC (pseudonimo):

1. Benvenuta Katy, e grazie per aver accettato il mio invito. Presentati, parlaci di te. 

Ciao Laura, un grosso saluto a tutte! Mi presento allora. Mi chiamo Katy, esattamente così, un diminutivo anomalo. Ho più di quarantanni e insegno alla scuola primaria. Ho una famiglia che assorbe gran parte delle mie energie e una grande casa su una collina, che io amo chiamare scherzosamente "il feudo". Scrivo da quando ero adolescente. Ho riempito quaderni e blocchi, ma solo da qualche anno e grazie alle nuove piattaforme digitali ho avuto il coraggio di mettere i miei lavori a confronto con un pubblico vasto e vero.Ho iniziato postando racconti su Efp cinque anni fa, fino ad arrivare al mio esordio come self nel 2013 col mio primo romanzo, "Il sapore del proibito". Da allora ho scritto altri racconti e romanzi, sia da self che con Ce. Vorrei poter dedicare molto più tempo a questa mia grande passione, ma con la vita piena che mi ritrovo, cerco di fare quello che posso.

2. Cosa ti ha spinto al voler rendere pubbliche le tue opere?

Come ho detto prima, ho cercato il confronto con il pubblico per poter testare se effettivamente i miei scritti potessero piacere o meno. Ho avuto grandi soddisfazioni e anche qualche delusione, ma il tutto fa parte del gioco. Ci sono stati commenti pieni di entusiasmo, ma anche critiche nemmeno troppo velate. Sono impulsiva di carattere e lì per lì ci sono rimasta male, ma col tempo e metabolizzando ciò che di costruttivo potevano contenere, ne ho fatto punti di partenza per tentare di migliorare.

3. 
Sappiamo che hai pubblicato un tuo libro con la casa editrice Rizzoli, come è avvenuto il tutto? Avevi tentato altre strade prima?

Nell'ottobre scorso sono uscita con "La più dolce tentazione" per la Rizzoli nella collana Youfeel. E' stata un'esperienza molto positiva. avevo un lavoro nel cassetto e dopo aver letto che la Youfeel cercava manoscritti, ho mandato loro il mio lavoro attraverso il modulo che tuttora si può trovare sul loro sito. Ho atteso mesi, ma alla fine ho avuto modo di lavorare con gente preparata e gentile. In precedenza avevo collaborato con la Delos digital per un racconto fantasy romance, ancor prima ero passata dal mondo self.

4. Stai scrivendo qualcos'altro in questo periodo? Raccontaci dei tuoi progetti futuri.

In questo periodo mi sto dedicando a una storia vera. Sarà sempre un romance, magari con qualche sfumatura hot, perchè è un genere che sento nelle mie corde. La protagonista di questa vicenda, che sta tuttora vivendo il tutto sulla propria pelle, mi ha dato il permesso di raccontare l'intera storia, romanzandola naturalmente. Poi ho pronta la scaletta dell'ultimo romanzo della mia Forbidden Trilogy e un altro romance un po' particolare e psicologico, con un protagonista dalla fisicità e dall'emotività compromesse. Il mio sogno, però, rimane lo scrivere un romance storico che racconti la storia straordinaria dei miei nonni.

5. Cosa ne pensi del mondo del Self – Publishing?

Non posso che pensare bene del self publishing! Sono stata anch'io una self e ancora mi sento parte della categoria. se il nome di una Ce fa brillare un curricolo e apre magari nuove possibilità, il mondo self offre libertà di gestione e chiarezza immediata su ogni aspetto. e' un mondo variegato e ricco, piano di gente valida davvero.

6. Purtroppo so (per esperienza personale) che essere un’autrice non viene considerato un vero lavoro e che si viene spesso screditate. E’ toccata anche a te questa realtà? Amici e parenti ti sostengono?

Purtroppo non ho molto sostegno da chi mi sta attorno. Ho scelto apposta uno pseudonimo per evitare la curiosità di colleghi e parenti. Sono sicura che non avrei nulla da guadagnare. Certo, mi piacerebbe essere supportata di più da mio marito, per esempio, soprattutto in momenti non proprio brillanti. Tuttavia, se questo non accade, bisogna trovare la forza in se stessi e andare avanti ugualmente per non avere rimpianti. E' come quando si corre da un po' e la stanchezza si fa sentire. Si rallenta un attimo, ci si piega sulle ginocchia e, dopo aver ripreso fiato, si riparte.

Grazie per essere stata con noi e in bocca a lupo per tutto! 

Grazie a te per l'opportunità e la disponibilità. Faccio a tutte un grande in bocca al lupo. Inseguite i vostri sogni sempre!