venerdì 6 maggio 2016

'Na tazzulella 'e cafè con Alessio Del Debbio

Buongiorno a tutti!

Questa volta il caffè virtuale lo sorseggiamo in compagnia di Alessio Del Debbio. Conosciamolo!

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Ciao Alessio e grazie per aver accettato il mio invito.

Grazie a te, Cassie, è sempre bello e gratificante quando gli scrittori emergenti hanno modo di parlare di loro e dei loro lavori.

Parlaci di un po’ di te. Chi è Alessio?

Bella domanda. Prima di tutto sono un appassionato lettore, adoro leggere, anzi direi divorare, libri, in particolare romanzi fantastici, ma anche d’avventura, romanzi storici e per ragazzi. Inoltre mi piace molto scrivere, è una passione che coltivo dai tempi della scuola, uno dei pochi che non temeva mai i compiti di italiano. Credo che ognuno abbia il modo in cui riesce a esprimersi meglio, chi parlando, chi con i gesti e chi, invece, penna in mano, trova la sua dimensione scrivendo.


Non sei nuovo nel campo dell’editoria, hai già avuto diverse esperienze. Raccontaci un po’ il tuo percorso.

Il mio primo romanzo, scritto negli anni universitari, è “Oltre le nuvole – storie di amici”, uscito nel 2010. Poi ho scritto numerosi racconti, apparsi in antologie cartacee e digitali, e due nuovi romanzi per ragazzi, “Anime contro”, edito nel 2015, e il recente “Favola di una falena”, uscito all’inizio del 2016. Sempre quest’anno è uscita la mia prima antologia “L’ora del diavolo”, che racchiude tredici miei racconti fantastici ispirati a leggende e tradizioni popolari lucchesi.


Cosa ti affascina della scrittura?

La possibilità di creare mondi, più o meno fantastici, di lasciare libera la fantasia e ideare personaggi, situazioni, ambienti, dipingendoli nella più totale libertà. Ogni libro, come scrivo sul mio blog, è un mondo a sé stante, in cui il lettore è ospite gradito e invitato a entrare, pur consapevole che, in quel mondo, sarà il libro a fare da padrone, con le sue leggi e i suoi tempi. È anche un modo per vivere molte più vite di quelle che ci sono di fatto concesse.


Che opinione hai del Self Publishing?


Credo che offra grandi potenzialità, da un lato, ma anche confusione e spazzatura, dall’altro. Come in tutte le cose, c’è il buono e il cattivo, ci sono vantaggi e svantaggi. Per gli scrittori, di sicuro il vantaggio immediato è la possibilità di lavorare in totale autonomia sul proprio testo, gestirlo e seguirlo in ogni movimento, dalla creazione alla pubblicazione e poi alla promozione, riuscendo magari anche a ricavarne qualcosa. Ho letto dei racconti e dei romanzi di scrittori italiani autopubblicati e li ho trovati buoni e stimolanti. Considerando inoltre i (lunghi) tempi di attesa delle case editrici tradizionali (se mai ti rispondono, perché molte nemmeno si degnano di farlo) e il minimo guadagno sulle (poche) copie vendute, comprendo perché molti scrittori preferiscano “fare da soli”. Il lato negativo della medaglia, ovviamente, è che fare da soli non sempre significa fare bene, soprattutto quando questi scrittori non hanno esperienza, formazione o competenze professionali per poter giudicare obiettivamente il proprio lavoro, per cui ecco che gli store di libri si ritrovano intasati di romanzetti autoprodotti di bassa qualità, poco originali e scritti con i piedi. Oggettivamente, capisco che è difficile essere completamente soddisfatti, ma di solito un autore prima o poi arriva a una pacificazione con se stesso che gli permette di dire che uno scritto è concluso e, per lui, pronto per essere presentato a un editore per la valutazione. Se però questo passaggio non avviene, l’autore non avrà mai un parere obiettivo da qualcuno che (si presume) è professionalmente adatto e con la giusta esperienza per darlo. Avrà solo il riscontro del pubblico che non sempre è indice di qualità.


Sei anche un book blogger, vuoi parlarci del tuo angolino?

Il mio blog “I mondi fantastici” è un piccolo spazio che ho creato per presentare i miei racconti e romanzi e anche per dare spazio agli scrittori emergenti italiani, soprattutto quelli che scrivono fantastico. Non ho molto tempo purtroppo per stargli dietro correttamente ma cerco di scrivere due articoli alla settimana, uno di approfondimento su tematiche o personaggi presenti nei miei lavori e uno per parlare di qualche libro letto di recente o segnalare nuove uscite di colleghi scrittori.


Da quale atmosfera ti piace essere circondato quando scrivi?

Di solito mi piace scrivere nel pomeriggio e, soprattutto, la sera. Onestamente preferisco il silenzio, non essere disturbato e lasciar lavorare la mente. A volte stacco o metto silenzioso anche il cellulare per immergermi totalmente nel mio mondo.


Hai nuovi programmi di cui vuoi renderci partecipe?

Al momento sono impegnato con la promozione su internet di “Favola di una falena”, che è disponibile solo in ebook, e nell’organizzare eventi in Lucchesia per promuovere “L’ora del diavolo”. Con altri colleghi scrittori lucchesi ci stiamo organizzando anche per organizzare degli incontri letterari di gruppo, per far conoscere i nostri lavori. Poi sto continuando a scrivere, quello non manca mai: ho in programma qualche racconto e ho appena concluso la stesura del secondo capitolo di una trilogia urban fantasy che debutterà nell’estate 2017 per una casa editrice lombarda. Speriamo bene!


Definisci con tre aggettivi il mondo dell’editoria italiana.

Uhm, ce ne sarebbero tante di cose da dire. Mi limito a: stantia, conservatrice, elitaria. Dovrebbe svecchiarsi un po’, ma anche i governi dovrebbero tutelare le aziende italiane anziché massacrarle di tasse e burocrazia.

Grazie per essere stato con noi, Alessio. E’ stato un vero piacere averti qui!

Grazie mille per l’ospitalità. Buone letture a tutti!

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