lunedì 26 settembre 2016

'Na tazzulella 'e cafè con Laura Zuzolo

Buongiorno amici, oggi sorseggiamo una tazzina di caffè con Laura Zuzolo che, nel frattempo ci parlerà di lei...


Benvenuta/o sul mio blog, Laura. Parlaci un po’ di te, mentre sorseggiamo questa tazza di caffè virtuale.
R. Ciao L. Cassie, grazie mille per avermi ospitata!
Sono una scrittrice self-publishing e spero, un giorno, di farmi un nome mediante una casa editrice che decida di credere in me e nella mia passione.
Fin da piccola ho sempre amato scrivere tutto ciò che mi passava per la testa, un po' per puro divertimento, un po' per esternare tutto ciò che di persona non riesco a fare. Ancora oggi funziona così.


Quali sono i tuoi hobby oltre alla scrittura?
R. Adoro leggere e dedico volentieri il mio tempo libero ad un buon libro. Mi piace fare lunghe passeggiate nella natura, visitare città d'arte, andare al cinema e a teatro.
Non è proprio un hobby, ma amo gli animali e in particolar modo i cavalli; ho fatto equitazione per tanti anni a livello agonistico, mentre adesso mi concedo una passeggiata di tanto in tanto, quando il lavoro lo permette.


Hai un momento particolare della giornata in cui preferisci scrivere o lo fai quando trovi tempo?
R. Tendenzialmente lo faccio quando ho tempo, comunque prediligo il primo pomeriggio o la sera dopo cena.


Qual è la tua principale fonte di ispirazione?
R. M'ispira tutto ciò che mi circonda: le persone, le immagini, i testi delle canzoni, le situazioni che vivo o che, semplicemente, osservo. Banalmente, un giorno ero al supermercato e ho immaginato una storia che vorrei scrivere. Anche i libri che leggo sono delle importantissime fonti d'ispirazione: trovo che trarre spunto e "imparare" da altri scrittori sia altamente stimolante.


C’è un messaggio particolare che vuoi inviare attraverso i tuoi scritti o vuoi, semplicemente, regalare un po’ di spensieratezza a chi li legge?
R. Sicuramente voglio regalare un po' di sana spensieratezza a chi legge  che è fondamentale , ma cerco anche di trasmettere dei messaggi importanti, a partire dai valori base della vita, come l'amicizia e l'amore, fino a tematiche un pochino più "spesse" a livello sociale.


Qual è la tua personale opinione riguardo all’editoria italiana?
R. In base alla mia esilissima esperienza, ho notato che in Italia ci sono case editrici di serie A e case editrici di serie B; o meglio, questo è il messaggio che viene fatto passare, sebbene io non sia pienamente d'accordo. Di fatto, però, io stessa ambisco ad essere "scoperta" da determinate case editrici che so per certo che mi darebbero una maggiore visibilità rispetto a piccole o medie case editrici, che probabilmente danno maggiore spazio agli esordienti, ma dispongono di mezzi più limitati. Questo è un peccato, perché l'editoria è un mare enorme in cui ci sarebbe spazio per tutti...Purtroppo i pesci più grandi vincono sui più piccoli.


Quella del self – publishing, invece?
R. E' una realtà complessa e talvolta screditata, sebbene ingiustamente. Ho letto libri di autori self migliori o di pari valore (anche perché il valore è soggettivo) di libri pubblicati da case editrici importanti: non è il mediatore a fare la differenza, ma la penna dello scrittore.
Ciò che rende particolarmente difficile il mondo del self-publishing è il fatto che trabocchi di scrittori (oltretutto molto bravi), per cui è difficile farsi notare. Inoltre ci si ritrova a fare tutto da soli, dall'impaginazione del libro alla promozione, per cui bisogna mettersi completamente in gioco ed ingegnarsi a fare cose che non si conoscevano. Per lo stesso motivo, però, è anche estremamente gratificante, in quanto il libro è il risultato di un lavoro lungo, estenuante, di cui, però, ci si può assumere il merito in toto.


Nei tuoi personaggi c’è qualche tua caratteristica?
R. Finora mi è stato detto dai lettori del mio primo romanzo che è possibile riscontrare un po' di me in ogni personaggio, pur nella loro diversità. Sinceramente non è stato intenzionale, ma non mi dispiace: trattandosi del mio primo libro, probabilmente mi è venuto spontaneo riversare un po' di me nei protagonisti.


Parlaci del tuo ultimo libro?14429399_1181432375247298_1774958602_n
R. Il mio ultimo libro è anche il primo che ho pubblicato. S'intitola "Sogni sparsi" ed è il primo volume di una serie in cui protagoniste sono cinque ragazze diciassettenni, i loro sogni e l'amicizia che le unisce. Giorgia, Marta, Mia, Cecilia e Chiara  questi i nomi delle protagoniste  si barcamenano fra impegni scolastici, uscite notturne, sport e altre loro passioni, condividendo con i lettori i primi batticuori, gli screzi in famiglia, i problemi con i coetanei e molto altro che scoprirete se leggerete il libro. Sono cinque ragazze come tante, che vivono la loro vita fra alti e bassi, ma che mi hanno rubato un pezzo di cuore e spero che faranno altrettanto con chi le leggerà.


Come è nata l’ispirazione per questa tua ultima creazione?
R. Tieni conto che ho iniziato a scriverlo quand'avevo solo dodici anni, anche se di quella trama è rimasto ben poco. Questo romanzo è nato come un gioco, avevo semplicemente voglia di narrare la vita di un gruppo di adolescenti; pian piano la trama si è fatta strada nella mia testa, delineandosi con maggior precisione e concretezza...Ed ecco "Sogni sparsi".


Quali sono i tuoi progetti futuri?
R. A breve pubblicherò il seguito di "Sogni sparsi". Nel frattempo, attendo il responso del concorso di narrativa "ilmioesordio" a cui sto partecipando con due romanzi, uno dei quali è proprio "Sogni sparsi". Qualora andasse male, a dicembre pubblicherò anche l'altro romanzo in gara, che non ha nulla a che fare con la serie di "Sogni sparsi".


Grazie per essere stata con noi, Laura. In bocca a lupo per tutto!
R. Grazie di cuore a te, è stato un piacere!

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