lunedì 3 ottobre 2016

'Na tazzulella 'e cafè con Alessia Garbo

Buon inizio settimana a tutti!

Oggi l'autrice Alessia Garbo ci terrà compagnia davanti a una bella tazza di caffè, come d'usanza.

1.Benvenuta sul mio blog, Alessia Garbo. Parlaci un po’ di te, mentre sorseggiamo questa tazza di caffè virtuale.
R. Ciao, Laura. E grazie per il caffè. Io lo bevo espresso con mezza bustina di zucchero. Sono Alessia, sono nata nel 1985 a Palermo, dove vivo. Ho due cagnolini bellissimi da cui cerco di separarmi il meno possibile e non avrei mai pensato di diventare una scrittrice.

2. Quali sono i tuoi hobby oltre alla scrittura?
R. Amo cucinare (e mangiare, shh), e guardare serie tv. Un po’ nerd come hobby, forse.

3. Hai un momento particolare della giornata in cui preferisci scrivere o lo fai quando trovi tempo?
R. Non c’è un momento particolare, in effetti. Preferisco scrivere quando ne ho voglia e tempo.

4. Qual è la tua principale fonte di ispirazione?
R. La mia testa. Da lì arrivano scene e dialoghi, non importa se sto dormendo: in quel caso sogno tutto e la mattina trascrivo.

5. C’è un messaggio particolare che vuoi inviare a attraverso i tuoi scritti o vuoi, semplicemente, regalare un po’ di spensieratezza a chi li legge?
R. Non ho ancora scritto testi impegnati, diciamo così, che trattino di temi forti. Quello che voglio è che i lettori si lascino andare, distraendosi dal quotidiano ed emozionandosi insieme ai miei protagonisti.


6. Qual è la tua personale opinione riguardo all’editoria italiana?
R. Domanda tosta.
Ricordo che prima di pubblicare il Giglio, feci un giro virtuale per le CE. Sono tantissime e alcune sono a pagamento. Ovviamente scartai le seconde. Mandai il manoscritto a pochissime Case Editrici, solo a quelle che mi ispiravano, senza ricevere risposta. Partecipai anche al concorso IOScrittore indetto dal gruppo Mauri Spagnol, ma non ebbi fortuna e non passai neanche la prima fase.
In linea di massima ho potuto notare che le CE non si mettono a rischio pubblicando il romanzo di un qualche autore sconosciuto. E questa non è una critica: voglio dire, qualsiasi commercio vive di guadagno, e l’editoria non fa eccezione.


7. Quella del self – publishing, invece?
R. Ho scovato delle vere perle self. Certo, il rischio autore incapace è dietro l’angolo, ma di solito basta leggere l’estratto gratuito Amazon, che corrisponde a un buon 10% del romanzo, per capire di che pasta è fatto. Refusi, verbi coniugati male, incongruenze… cose che capitano, ma cerco di non avere pregiudizi né nei confronti dei casi editoriali né in quelli del self italiano.
Per quanto mi riguarda, l’alternativa self ha permesso al Giglio di farsi leggere e diventare di carta. Una bella opportunità.


8. Nei tuoi personaggi c’è qualche tua caratteristica?
R. Credo che in ognuno di loro ci sia un po’ di me. Tranne in Samantha. Odiamola tutti, per favore.

9. Parlaci del tuo ultimo libro.Il giglio di cristallo di [Garbo, Alessia]
R. Il giglio di cristallo è il secondo volume di una duologia Paranormal Romance, preceduto da Il giglio bruciato. Avevamo lasciato Gabriel e Angelica costretti dall’Inquisizione a sposarsi, pena il rogo.
Nel Cristallo sapremo che cosa ne sarà di loro e del loro rapporto, che già nel Bruciato avevamo visto… focoso. Nonostante la vicinanza di Gabriel, però, qualcuno continua a minacciare la vita di Angelica. Chi sta cercando di farsi giustizia da solo? E Victor -l’affasciante antagonista del primo romanzo- saprà essere d’aiuto?


10. Come è nata l’ispirazione per questa tua ultima creazione?
R. Il giglio di cristallo altro non è che la conclusione che avrei comunque dato se il Giglio fosse stato un autoconclusivo, come lo avevo pensato in origine.


11. Quali sono i tuoi progetti futuri?
R. Cambiare genere sicuramente. Paranormal e Urban Fantasy, secondo me, hanno detto tutto ciò che c’era da dire. Io stessa l’ho fatto, inventandomi una nuova categoria di esseri soprannaturali: gli Inquisitori. Poi, certo, mai dire mai.
Credo che scriverò un romanzo rosa, e volendo mi vedrei bene alle prese con un giallo o con un distopico. Chi vivrà vedrà.

12. Grazie per essere stato/a con noi, Alessia. In bocca a lupo per tutto!
R. Grazie per il caffè, Laura, era buonissimo. Oh, e i pasticcini al burro? Deliziosi.

2 commenti:

  1. La signora Garbo, non solo è una grande professionista, ma anche una grande donna piena di autoironia! Io la adoro ed ho adorato i suoi romanzi! Non vedo l'ora che pubblichi tanti altri libri!

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