lunedì 21 maggio 2018

[RENCESIONE] Vorrei che fosse già domani - Miriam Candurro e Massimo Cacciapuoti

Buongiorno e buon inizio settimana a tutti voi!


Vorrei iniziare questo post ringraziando la Garzanti e le case editrici con le quali collaboro. Dovrei riprendere l'abitudine di ringraziarli in ogni post, perchè se oggi sono ancora qui a scrivere sul mio blog è grazie anche a loro e alla collaborazione che ci unisce.


Comunque oggi ho il piacere di parlarvi di un romanzo che mi ha colpita ed emozionata molto: Vorrei che fosse già domani, un libro scritto a quattro mani.


Recensione

SINOSSI


Al liceo è giorno di manifestazione. Nei corridoi deserti, Paolo cerca agitato tra i suoi post-it quello su cui ha annotato le coordinate per arrivare in classe. Ormai non può più farne a meno. Perché da quando, tre anni prima, un brutto incidente gli ha fatto perdere il senso dell'orientamento, la sua vita è diventata un insieme di istruzioni numeriche, che gli permettono di confondersi tra gli altri, di sembrare uno come tanti. Ma all'improvviso, in un momento di distrazione, il suo sguardo incrocia due profondi occhi verdi. Quelli dell'esuberante Cristina che, dopo settimane di assenza, si è decisa a darla vinta a sua madre e a rientrare a scuola, anche se non ne ha alcuna voglia. Il loro incontro dura un attimo. Ma quell'attimo indimenticabile è sufficiente a cambiare ogni cosa. A poco a poco, tra bigliettini scambiati di nascosto sotto il banco e pomeriggi passati sui libri, Cristina, mossa da una curiosità che non riesce neanche a spiegarsi, rompe il guscio dentro al quale Paolo si è rinchiuso. Gli fa capire che l'invisibilità non è la soluzione a tutti i problemi. E Paolo, finalmente pronto a lasciarsi andare di nuovo, convince Cristina a non rinunciare alla propria unicità. Insieme sentono di poter superare ogni ostacolo ed essere sé stessi di fronte al mondo, che fa sempre un po' paura. Per questo vorrebbero che il tempo a loro disposizione non finisse mai e che fosse sempre domani, per iniziare ogni giornata mano nella mano. Ma il passato torna a far visita a Paolo e lo costringe a prendere una delle decisioni più difficili. Perché non c'è legame più forte di quello che si conquista ogni giorno. Un legame che niente può spezzare. Nemmeno un tempo che sembra infinito.


LA MIA OPINIONE


I protagonisti di questa storia sono Cristina e Paolo. Due ragazzi che, proprio mentre erano innamorati della vita e stavano scoprendo il piacere di diventare grandi, adulti, si ritrovano ad affrontare difficoltà che mai avrebbero immaginato di vivere. Proprio come se la vita volesse far loro capire, sin da subito, che crescere non equivale solo a poter fare quello che più ci aggrada senza chiedere il permesso ai genitori, ma fare il conto anche con i dolori, le delusioni, le ferite dell'anima e le malattie.
Anche se le esperienze di Paolo e Cristina sono diverse, si ritrovano ad agire quasi allo stesso modo, ovvero, tagliando i ponti con il mondo esterno, con quello stesso mondo che prima li affascinava e incuriosiva. Si chiudono in loro stessi, hanno paura del giudizio delle altre persone e sperano, quando sono costretti a uscire di casa, che nessuno li noti, che nessuno, magari nei corridoi della scuola che frequentano, punti il dito e scoppi a ridere, deridendoli per il loro atteggiamento così diverso dal normale.
E, complice questa sofferenza comune, quando cominciano a conoscersi, capiscono che in fondo, non è così brutto dare fiducia alle persone e spingersi a provare dei sentimente per quest'ultime. Perchè non tutti sono venuti al mondo per fargli del male e quelle diversità che li caratterizzano, molti nemmeno le notano, alcuni addirittura le apprezzano.
Vorrei che fosse già domani è un romanzo che viene definito quasi di formazione, per gli insegnamenti profondi che lascia. Uno tra tutti, che l'amore può ogni cosa.


Voto. 4/5

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