giovedì 3 maggio 2018

[RECENSIONE] Una casa a Parigi - S. L. Gray

Ebbene sì, sono già pronta con la prima recensione del mese! Si tratta nuovamente di un thriller edito dalla DeA Planeta: UNA CASA A PARIGI.


UNA CASA A PARIGI.png



SINOSSI


Parigi è sempre una buona idea, specie quando il matrimonio attraversa acque burrascose e il bisogno di dimenticare un trauma recente accende il desiderio di evadere e di voltare pagina. È così che Mark e Stephanie, affidata la figlioletta ai nonni, partono da Cape Town alla volta della capitale francese, decisi a concedersi una settimana romanticamente perfetta tra pittoreschi bistrot e passeggiate mano nella mano. Ma il "delizioso" nido d'amore promesso dal sito di scambi d'appartamento si rivela molto diverso dalle aspettative; e mentre nulla tra Mark e Steph sembra andare per il verso giusto, a Cape Town non c'è traccia della misteriosa famiglia che avrebbe dovuto installarsi nella villetta dei due. Mano a mano che la vacanza perfetta prende i colori dell'incubo, il sospetto che qualcosa di oscuro possa nascondersi dietro l'intera vicenda si fa strada nella mente di Steph e del lettore. E la chiave di tutto, forse, va cercata nel passato di Mark. Perché non c'è oscurità più terribile di quella che ci portiamo dentro.


LA MIA OPINIONE


Sinossi e cover hanno fatto il loro dovere: mi hanno conquistato in un niente. Peccato che la storia non abbia fatto altrettanto. Più che un thriller, lo definirei un paranormal horror e già qui perde punti, non essendo propriamente il mio genere. Inoltre la storia non mi è piaciuta quasi per nulla. Non mi ha emozionato e non mi ha trasmesso alcunchè.
Parigi fa solo da contorno, ma non viene descritta. Non come meriterebbe una citta di cui un libro porta persino il titolo. Tanto valeva intitolarlo "UNA CASA INFESTATA" o qualcosa del genere. Mark, il protagonista maschile, l'ho trovato di una antipatia fuori dal comune, non sono proprio riuscita a entrare in sintonia con questo personaggio e ho avuto la netta sensazione che se la storia fosse stata narrata solo da Steph, sarebbe stato meglio. Il finale è terribile e non perchè sia un horror, intendiamoci, ma perchè fa proprio pena. Non si spiega quasi nulla, si suppone solo qualcosa di questa  Mireille, una signora che incontrano a Parigi.  Gatti scuoitati vivi, capelli, pelliccia, donne fatte a pezzi, suicidi, mostri, presenze... il tutto buttato lì a caso, roba che, a un certo punto, uno vorrebbe quasi vomitare. Oltretutto si legge ciò senza poi avere uno straccio di spiegazione. Si deve andare un po' a intuito. Idem con i proprietari di questa casa e con gli oggetti che i protagonisti trovano spostati al loro ritorno.
Insomma, non è da me distruggere così un romanzo, ma non mi sento proprio di consigliarvi questa lettura, abbiate pietà di me!


Voto: 1/5


 

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