martedì 22 maggio 2018

[BLOGTOUR] Intervista a Chiara Rametta - Non giurare sulla luna

Carissimi lettori,


sui giornali e alla tv, si sente spesso parlare dei giovani e quasi mai in modo positivo. Si parla sempre dei problemi legati alla adolescenza, al loro scarso interesse mostrato nei confronti della società e di come i ragazzi di oggi siano molto meno educati e rispettosi di quelli di un tempo. Ovviamente, io, che ho solo 24 anni, non so dire se questo sia vero oppure no, proprio perché non ho avuto modo di conoscere i giovani di ieri, ma una cosa la so: si fa sempre di tutta l’erba un fascio.


Non siamo tutti così.L'immagine può contenere: testo


E credo anche che fin quando si porrà sempre troppa attenzione ai fatti incresciosi, si proietterà sempre è solo un’immagina insana della popolazione giovanissima. Non fraintendetemi, è giusto parlarne e fare in modo che questo “schifo” finisca, ma sarebbe bello se ogni tanto, nei giornali e alla tv, si parlasse anche di quei giovani invece che si impegnano nello studio, che portano avanti le loro passioni e rispettano la società in cui vivono. Per cui, sebbene il mio blog sia piccolino e forse non molto seguito, sono orgogliosa di avere l’opportunità di intervistare Chiara Rametta, una giovane di soli 18 anni, che nonostante i numerosi impegni scolastici ha scritto un libro e ha raggiunto un’importante traguardo: pubblicare con una casa editrice.


Per ironia della sorte, o forse no, questo libro affronta proprio quei temi incresciosi che accennavo poc’anzi. Uno tra tutti, bullismo. E voi tutti sapete quanto questo argomento mi stia a cuore e sono convinta che conoscere il punto di vista di una giovane ragazza che, essendo una studentessa è sicuramente una spettatrice di questo triste fenomeno, sia fondamentale.


1) Ciao Chiara e benvenuta nel mio blog, è un onore per me ospitare una tappa del Blog Tour dedicato al tuo libro. Che ne dici di cominciare parlandoci un po’ di te? Chi è Chiara?


Ciao carissima! Grazie per avermi ospitato nel tuo splendido blog, sono super felice delle belle parole che hai usato per me e per il mio romanzo. E’ sempre difficile parlare di se stessi, piuttosto lascio giudicare gli altri. Mi ritengo una ragazza solare ed estroversa, per intenderci anche io ho i miei momenti di timidezza, ma generalmente mi piace socializzare. Inutile dirvi che la mia più grande passione è la scrittura. Purtroppo non riesco a condividere i sentimenti che provo scrivendo con molte persone. Sono testarda, ma a volte anche un po’ ingenua. Penso che se magari una determinata azione che può nuocere delle persone non la faccio io, allora non la farà nessun altro. Ed è proprio così che ci rimango delusa e mi stupisco delle persone.


2) Il tuo libro si intitola “Non giurare sulla luna” e trovo sia un titolo molto curioso. Puoi svelarci qualcosa sul suo significato?


“Non giurare sulla luna” è una frase di Shakespeare. Nella scena del balcone Giulietta invita a Romeo di non giurare sulla luna perché cambia faccia ogni mese, quindi sostanzialmente non è mai la stessa. Non è qualcosa di stabile su cui giurare. Il collegamento mi è venuto spontaneo, anche perché James ed Annabelle si sono conosciuti proprio nella casa di Giulietta, a Verona.


3) Hai solo 18 anni, eppure hai già raggiunto traguardi importantissimi, quali sono le tue emozioni al riguardo?


In realtà non mi sento di aver raggiunto degli importanti traguardi, ma di essere ancora solo all’inizio. Sicuramente sono un po’ “spaventata” del giudizio altrui e del fatto che il mio stile possa sicuramente migliorare e maturare ancora. Ma tutto questo mi da una carica e un’adrenalina pazzesca e mi spinge ad andare avanti e a provarci sempre più!


4) Nel tuo libro affronti il tema del bullismo, posso chiederti cosa ti ha spinto ad affrontare questo argomento?


Sicuramente anche a me a scuola, da piccola, è capitato di esser stata presa in giro. E anche io ho scherzato pesantemente, quando non dovevo. Riesco in parte a capire come si sente Tommy, il personaggio vittima di bullismo nel mio romanzo. Volevo dar voce a quella che oggi è diventata una vera e propria piaga sociale. A quanto questo possa condizionare per tutta la vita una persona vittima di bullismo e la renda profondamente insicura di se stessa.


5) Immagina per un momento che a leggere questa intervista sia proprio un adolescente vittima del bullismo, cosa ti senti di dirgli?


E’ davvero difficile convincere una persona vittima di bullismo a denunciare. È difficile fronteggiare un gruppo di bulletti, perché sembra quasi che tu non ne possa mai venir fuori. Gli direi di fermarsi un attimo a riflettere. Perché una persona tale e quale a me, con due braccia, due gambe, un cervello (ecco, forse quello poi tanto non ce l’ha) dovrebbe avere il potere di rovinare la mia vita? Chi sono gli altri per vessarmi e dirmi che non sono buono a far nulla? Ecco, gli consiglierei di chiedere aiuto, ma prima di tutto di ammettere l’acceduto, perché se esiste qualcosa che proprio non riesce a fare chi viene deriso è ammettere il fatto, ammettere di essere vittima di bullismo. Gli direi che siamo noi a decidere il nostro destino e che se vogliamo, con l’aiuto di persone più esperte e care a noi, possiamo riuscire a fronteggiare la situazione.


6) E se potessi invece parlare direttamente ai bulli, quali sarebbero le tue parole?


Provo quasi tenerezza per loro. Devi essere davvero frustrato e insoddisfatto della tua vita se passi il tuo tempo a rovinare quella degli altri, soprattutto dei più deboli. Gli direi NON FARE AGLI ALTRI CIO’ CHE NON VUOI CHE SIA FATTO A TE. La vita è talmente bella e imprevedibile che dobbiamo solo cercare di essere delle persone migliori,


7) Quali sono i tuoi programmi futuri? Quali altri obiettivi ti sei prefissa?


Dopo il liceo c’è l’università; mi piacerebbe laurearmi in giornalismo ed editoria. Il mio obbiettivo è continuare a scrivere, c’è una storia nel cassetto. O forse due, tre, dieci o cento. Chissà.


Grazie per essere stata con noi, Chiara, è stato un vero piacere e in bocca al lupo per tutto!

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