mercoledì 31 ottobre 2018

[RECENSIONE] Non chiedermi mai perchè - Lucrezia Scali

Ehi <3 eccomi pronta per un'altra recensione. Questa volta è il turno di Lucrezia Scali con il suo recentissimo: Non chiedermi mai perchè (Newton Compton)

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SINOSSI


È la vigilia di Natale e Ottavia si gode uno dei periodi dell'anno che preferisce. Anche suo figlio è al settimo cielo: col nasino all'insù osserva i fiocchi di neve che imbiancano i tetti delle case. I biscotti allo zenzero sono ancora caldi, riempiono del loro profumo l'auto carica di regali, una musica allegra accompagna Ottavia, Mattia e Stefano mentre si mettono in viaggio verso la casa dei nonni. Quasi abbagliati dalla felicità, si accorgono troppo tardi della macchina davanti a loro... Ottavia si sveglia in un letto d'ospedale e capisce subito che qualcosa è cambiato: lo vede negli occhi e nella voce della madre, negli sguardi dei medici. Fuori continua a nevicare, come se la soffice coltre bianca volesse coprire ogni cosa, ma il ricordo di Mattia e Stefano è e sarà troppo vivo per potere essere dimenticato... È possibile trovare il modo per non annegare nel dolore? Si può trovare la forza, dopo aver toccato il fondo, per riscrivere il proprio destino?


LA MIA OPINIONE


Seguo la Scali sin dai suoi esordi e posso tranquillamente dire di aver notato un netto miglioramento, uno stile di scrittura ben svillupato e maturato, cosa da non sottovalutare affatto.
Non chiedermi mai perchè non è un classico romance e si distingue parecchio dai precedenti libri dell'autrice, sia per lo stile a cui accennavo prima, sia perchè, sebbene Lucrezia abbia sempre trattato dei temi più o meno forti, questo è decisamente "strong", è uno di quei libri che sì, parlano d'amore, ma parlano soprattutto delle fertite che spesso la vita ci procura e della forza di volontà necessaria per far sì che tali ferite si riemargino quel tanto che basti per continuare a vivere, in un modo o nell'altro.
La storia ha un inizio molto d'impatto: è la vigilia di Natale e Ottavia sta raggiungendo la casa di alcuni parenti, insieme al marito e al figlio, ma durante il tragitto qualcosa va storto. Qui c'è una sorta di esperienza extra sensoriale di lei che, pur essendo realmente priva di coscienza, vede ciò fanno i soccorsi sul luogo dell'incidente e onestamente non ho ben capito il perchè di questo inserimento, dato che non ha un filo conduttore con il resto della storia e non ho nemmeno ben compreso se la protagonista ha qualche vago ricordo di tale esperienza oppure no... Comunque, Ottavia al suo risveglio in ospedale non deve fare il conto solo con delle costole incrinate (che comunque sembrano guarire un po' troppo in fretta... Non sono un medico, ma da quel poco che so mi pare ci voglia almeno un mesetto prima che tutto passi) ma anche con una notizia al quanto devastante: suo figlio e suo marito non sono sopravissuti. Qui inizia il suo percorso, il racconto di come la sua vita sia improvvisamente priva di valore e significato e di come le persone a lei care debbano lottare con le unghie e con i denti per spronarla e farla dunque reagire. Tutto ciò viene alternato a dei paragrafi ambietati invece nel passato, ovvero agli inizi della sua storia d'amore con Stefano, l'attuale defunto marito, che ho trovato parecchio interessanti ed emozionanti, ma che forse sarebbe stato meglio separare in capitoli a sè stanti per rendere meno confusionario il tutto (considerando  anche che a un certo punto della storia ci sono i pensieri che la protagonista riversa su un diario segreto. Quindi veramente troppi cambi, a mio avviso).
A pochi mesi di distanza dall'accaduto Ottavia conosce una persona, un ragazzo e, dopo poco, inizia a provare qualcosa di "strano", i classici brividi e scosse elettriche quando lo guarda o lo sfiora. E a quel punto, si è inisinuato in me un presentimento, che ha poi avuto la sua conferma proseguendo con la lettura e tutto ciò mi ha lasciato un retrogusto amaro (hai seppellito i tuoi cari da una manciata di mesi e già senti le scosse per un altro?). Il mio interesse è dunque calato drasticamente e, nonostante continuassi a scivolare verso la fine in maniera piuttosto fluida, ho smesso di sentirmi così coinvolta. Inoltre c'è anche un dettaglio circa la donazione degli organi che non mi è risultato tanto credibile, ma forse è meglio sorvolare dato che non sono un'esperta del settore e, se ne parlassi, rischierei di fare spoiler o di spararare cose inappropriate.
Comunque sia non giudico il romanzo in maniera totolamente negativa, ma sono comunque rimasta un pochino delusa, mi aspettavo di più...


VOTO
<3 <3 <3


Prodotto fornito dalla casa editrice ai fini recensionistici

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