domenica 30 settembre 2018

[RECENSIONE] Stringimi piano - Irene Faranda

Buona domenica Abusivi, cosa state leggendo di bello?


Poche ore fa ho terminato la lettura di Stringimi Piano, un libro edito dalla DeA da pochi giorni. La trama mi aveva conquistata? Ma la lettura?


irene faranda.jpg

SINOSSI


La bellezza e la felicità sono fragili come il cristallo. Anche Arianna lo è: indebolite da una rara malattia, le sue ossa rischiano di rompersi al più piccolo urto. Per lei ogni cosa rappresenta una potenziale minaccia. Un colpo di tosse troppo forte, il piatto scivoloso della doccia, la stretta di un abbraccio. Durante l’ultimo anno di liceo, un incidente d’auto la costringe a un lento recupero presso una clinica privata. È qui che incontra Leon, giocatore di basket reduce da un trauma al ginocchio, con una storia difficile alle spalle e il sogno di diventare campione all’orizzonte. Diversi nel fisico e nel carattere, ma decisi a vincere insieme la monotonia del ricovero, scopriranno un legame che sa di amicizia. Forse di amore. E quando, tra le pagine di un libro, Arianna trova un vecchio quaderno della madre, un passato ignoto e tumultuoso si spalanca sotto i suoi occhi, insegnandole che paure e debolezze appartengono a tutti. Tanto quanto il coraggio di superarle. Con una scrittura di rara essenzialità e nitidezza, Irene Faranda racconta una storia che dice molto sulla vulnerabilità fisica e su quella dei sentimenti, e sembra indicarci che la vera forza è imparare a trattare con delicatezza la fragilità altrui.


LA MIA OPINIONE


Arianna è una giovane ragazza affetta da una rara malattia. A causa di questa le sue ossa sono tremendamente fragili, deve stare con gli occhi ben aperti perchè anche il più insignificante dei gesti può avere ripercussioni molto gravi sulla sua salute.
E' proprio nei corridori e nelle stanze di un centro riabilitativo che si svolge l'intera vicenda. Arianna ha subito un incidente e la sua schiena ha riportato serie conseguenze, ma in quello stesso reparto vi è Leon, un altro ragazzo che a poco a poco scalfirà lo scudo di protezione che Arianna ha issato attorno a sè. Tuttavia, ve lo dico sin da ora, non aspettatevi alcuna storia d'amore perchè ne rimmarete delusi. Leon è un bellissimo personaggio che aiuta la nostra Arianna a guardare le cose con occhi nuovi, ma non diventerà null'altro. Per cui meglio non costruirsi castelli per aria, ne ho già costruiti io a sufficienza per poi vederli sgretolarsi poco alla volta man mano che mi avvicinavo alla fine.
In realtà, non è solo la componente Leon ad avermi deluso: io da questo romanzo mi aspettavo molto di più e i primi capitoli sembravano darmelo, ma poi si è scivolati verso una sorta di burrone e si è proseguiti in modo fin troppo lineare. Non è stata una lettura toccante come mi aspettavo, non mi ha lasciato chissà quali insegnamenti di vita, non mi ha posto in uno stato di riflessione. E poi, a rendere tutto ancora più piatto, ci sono state le numerosissime pagine del diario della madre, diario scritto durante la gravidanza. Queste pagine vengono dapprima inserite come capitoli alternati alla storia raccontata da Arianna, poi si insinuano anche in questi e in un certo senso non portano da nessuna parte. Non so... il tutto, per quanto scorra bene e sia ben scritto, mi ha lasicato con un po' di amaro in bocca. Forse avrei preferito vedere Arianna uscire da quel centro e affrontare la vita in modo diverso, con rinnovato entusiasmo, per quanto la sua malattia non sia affatto semplice. Forse avrei preferito vedere un dopo tra lei e Leon, o assaporare un riavvicinamento con la madre. Insomma, tante, troppe cose non state dette e mi è dispiaciuto. 


VOTO


<3 <3 <3


Prodotto fornito dalla casa editrice per una recensione 

Nessun commento:

Posta un commento