mercoledì 29 agosto 2018

[RACCONTO INEDITO] Il Cerchio - Valentina G. Bazzani

Buongiorno Abusivi!


L'amore, come sapete, è un elemento chiave della nostra vita, elemento che quasi ogni artista prova a raccontare e descrivere in ogni sua sfumatura. C'è chi lo fa con la pittura, chi con le canzoni e chi, ovviamente, con le parole. Questo è il caso di Valentina G. Bazzani, un'autrice che stimo molto e che, con mio immenso piacere, mi ha coinvolto nella sua iniziativa estiva, "Dalla parte del cuore", che prevede la pubblicazione di alcuni racconti inediti ogni mercoledì, a partire dal 15 di agosto. Sono racconti personalizzati, che Valentina ha scritto ispirandosi alle nostre rischieste/idee/spunti. Io, ad esempio, avevo "chiesto" un racconto che trattasse una tematica forte (come sapete è ciò che amo trovare in tutto ciò che leggo, o quasi) e devo dire che ci è riuscita pienamente, nonostante il poco spazio a disposizione. Eccolo qui di seguito...


dallaparte.jpg

IL CERCHIO
Valentina G. Bazzani


37943258_1905766389726715_7984086900363231232_n.jpg

Il fuoco scoppiettava sui ceppi disposti sulla sabbia, faceva loro da contorno e riscaldava l’aria. Katie lo fissava quasi ipnotizzata. Quante storie venivano raccontate intorno a un fuoco come quello?
Osservò il Cerchio, le persone più importanti della sua vita intorno a lei. Travis, suo fratello, pizzicava distrattamente le corde della chitarra di Matt. Non sapeva suonarla bene quanto lui, ma i suoni che riusciva a produrre con quel picchiettare ritmato non erano spiacevoli. Nicholas arrostiva altri mashmallow, Amanda si passava lo smalto sulle unghie dei piedi e Sara leggeva, come sempre, anche con quella luce così fioca. Matt invece aveva preferito fare una nuotata al chiaro di luna. Ognuno aveva il proprio posto, nel cerchio, un ruolo e un’identità ben precisa, tranne lei. Era sempre stata la “sorellina di Travis”. Ma Katie non voleva più vivere all’ombra del fratello, dove nessuno poteva vederla, tantomeno Matt.
Sentì le sue urla entusiaste alle spalle.
«Allora, nessuno mi raggiunge. Katie?».
Lei si voltò a guardarlo, un’ombra indistita a braccia aperte. Quanto avrebbe voluto raggiungerlo.
«Torna su. È ora, Matt», gli urlò Travis.
«Oh, sei un guastafeste!»
Uscì di malavoglia dall’acqua e li raggiunse. Si sedette accanto a Katie scrollando i capelli biondi come un cane bagnato.
Travis si schiarì la voce. «Ogni anno, la notte di San Lorenzo, i nostri gentori si radunavano qui per formare il Cerchio».
Travis indicò con il dito il perimetro che aveva disegnato sulla sabbia. «Simboleggia la nostra fratellanza. Noi siamo il nuovo cerchio, portiamo avanti le tradizioni e le rinnoviamo, con la promessa di aiutarci sempre. Nessuno viene lasciato indietro». Prese un coltello dalla sacca dietro di lui.
«Per carità, Travis, è una cosa stupida! Perché dobbiamo farla per forza?»
«Perché nulla lega più del sangue».
Certe volte mio fratello parla proprio come un fanatico, pensò Katie.
«Nel cerchio siamo tutti uguali. Non ci sono quaterback o cheerleader, secchioni o playboy. Siamo tutti fratelli».
Katie e Matt si scambiarono uno sguardo preoccupato.
«Il cerchio trae forza dall’unità di tutti i suoi membri. Non si può spezzare senza causare sofferenza. Questo gesto simboleggia la nostra promessa…» Passò il coltello a Katie, che sussultò. Si guardarono e per la prima volta lei ebbe paura di qualcosa che era iniziato solo per gioco.
«Forza, sorellina. Inizia tu», la incitò con un sorriso che alla luce di quel fuoco era inquietante. Lei prese il coltello con esitazione. Cercò di ricordare la formula di rito, quella che avevano inventato un giorno a scuola, solo per divertimento, mentre avvicinava titubante la punta della lama al dito.
«Non farlo!» Matt le prese il coltello dalle mani.
«Tu devi essere impazzito, non ti rendi conto di quello che stai facendo. Cerchi di plagiare tua sorella. È così che si inizia…».
Si rivolse anche agli altri. «Non è vero che siamo tutti uguali. Nessuno ha un ruolo predefinito. Tu, Nicholas, odi giocare a football. E Sara, non dirmi davvero che stavi leggendo quel libro. Amanda è una scrittrice, lo sapevate? E tu…». Si inginocchiò di fronte a Katie. «Sei bella proprio perché sei imprevibile, non hai un tuo posto, sei ovunque…». Gettò il coltello in acqua. «La diversità ci rende unici. Non ci dovrebbe allotanare, ma arricchire. Non va sopressa ma compresa e accettata come una parte di noi. Ho ragione?» chiese rivolto agli amici.
«Sì, cavolo!» esclamò Nicholas e calciò la sabbia, spezzando il cerchio.
Travis fissò ciò che restava di quella linea con sguardo nostalgico, poi si rivolse Katie: «Hai ragione, scusami. Scusatemi tutti. Io avevo solo paura ci perdessimo come è successo ai nostri gentori». Sembrava mortificato.
La sorella gli posò mano sulla spalla. «Non ci perderemo, Travis, andremo solo avanti. Devi lasciarmi libera di vivere la mia vita».
«Ci proverò, te lo prometto».






Se desidereate maggiori informazio circa l'evento, vi rimando al sito dell'autrice, basterà cliccare qui. Se, invece, avete piacere di leggere i racconti pubblicati nelle settimane precedenti, vi rimando al blog Babette Brown e Valentina Abbr.


 

1 commento:

  1. L'ha ribloggato su Perchè lo dice Krillie ha commentato:
    Dalla parte del cuore, racconti inediti emozioni e blog in supporto seguiteci ;)

    RispondiElimina