martedì 26 luglio 2016

Recensione: Ricordati di sperare di R. V. Dyken

Ebbene si, mentre inserisco le ultime cose nella valigia (domani parto per una mini vacanza) ho letto il nuovo racconto affiliato alla serie Ruin di R. V. Dyken: Ricordati di sperare.

Ricordati di sperare di [Van Dyken, Rachel]

TRAMA


Per molti mesi, ho pensato di non avere più niente da perdere. Sapevo che il mio tempo era quasi finito, ma non m'importava. Poi però ho conosciuto Kiersten. Lei è la mia anima gemella, è il sole che ha sciolto il ghiaccio che mi portavo dentro. Grazie a lei ho ritrovato la forza di combattere contro la malattia che mi stava divorando, ho ritrovato la gioia di vivere. Eppure, perfino adesso che sono guarito, mi è rimasta la consapevolezza che non si dovrebbe mai dare per scontato il futuro, che si deve affrontare ogni giorno come se fosse l'ultimo. Ecco perché ho deciso di rischiare tutto e di fare una cosa folle, assurda. Una cosa che farebbe solo un uomo perdutamente innamorato. Spero solo che lei mi dica di sì…

Tenero e profondo, romantico e sorprendente, questo episodio inedito della serie Ruin racconta una storia d'amore e di riscatto, ricordandoci che bisogna sempre sfruttare al massimo ogni occasione che la vita ci offre.


LA MIA OPINIONE


Come già sapete io adoro questa autrice e ho adorato tutta la serie. Devo ammettere che ancora una volta R. V. Dyken è riuscita a stupirmi e a conquistarmi, sebbene la storia conti solo 70 pagine. Questo dimostra che non è la lunghezza a far di un libro un capolavoro, bensì la bellezza della trama e la bravura della scrittrice. Anche in questo libro Dyken riesce a far sognare ad occhi aperti e a nascondere perle di saggezza tra un rigo e l'altro. Eccone una:


Quante volte sentiamo il nostro cuore senza riconoscergli il merito di battere in modo regolare, forte, per tutta la durata della nostra vita? Se Dio vuole, il cuore non smette mai di battere. Batte più forte quando siamo malati, più sommesso quando dormiamo, più veloce quando siamo emozionati, e a volte fa male fisicamente, quando proviamo dolore. Il cuore non è solo un muscolo. Anche se penso che molti non sarebbero d’accordo con me. Il cuore è tutto. Altrimenti perché Dio chiederebbe il nostro cuore? Potrebbe chiedere il nostro cervello o la nostra anima, invece no. Le persone che tengono a noi ci chiedono di dar loro il cuore. La famiglia… ci chiede il cuore. E anche i nostri amici. Non è solo un muscolo. Sono fermamente convinto che il cuore sia lo scrigno in cui è custodita l’essenza di una persona. Il corpo umano non inizia col cervello o con le gambe… no… quando veniamo concepiti… cosa cercano i medici come prima cosa? Il battito. Quando ti sposi… non chiedi solo la mano di tua moglie. A cosa miri davvero? Al suo cuore. Quando stai male. I medici non ti chiedono del tuo cuore, lo ascoltano e basta. Mi sembra che ci siamo sbagliati tutti questi anni. Se avete un cuore – ve lo garantisco – c’è qualcuno là fuori che lo vuole. Che lo cerca. Che lo sogna.


VOTO: 5/5

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