martedì 19 luglio 2016

Recensione: Regalami un sorriso di Antonella Maggio

Buon pomeriggio!

Quale lettura vi sta accompagnando in questi giorni? Io ho appena terminato "Regalami un sorriso" di Antonella Maggio. E' la prima volta che leggo qualcosa di suo e devo rivelarvi che scrive molto bene. Ma andiamo alla recensione...


TRAMA


Virginia Collins ha ventisette anni, non crede nei sogni che si avverano ma ogni giorno indossa il naso rosso di spugna e si fa chiamare (S)Miley perché ama i bambini e vive per loro, regalando sorrisi e attimi di spensieratezza grazie alla Clownterapia che esercita in un ospedale pediatrico di Londra.
Nick Lloyd è un ragazzo padre, vive unicamente per suo figlio Nathan e per lui ha rinunciato a tutto, anche al suo sogno: il teatro. Le donne sono solo un passatempo, da tenere distanti, le colleziona e David, il suo migliore amico e socio in affari, sembra portare il conto e istigarlo a darsi da fare.
Nathan, ribelle e scontroso, viene costretto a rapportarsi con i bambini meno fortunati di lui che soggiornano in ospedale. Il cambiamento improvviso di suo figlio non passa inosservato a Nick, che è curioso di conoscere la ragazza che è riuscita a ridargli il sorriso...

LA MIA OPINIONE


Ho conosciuto questo libro tramite la pubblicità che la casa editrice e l'autrice stessa hanno fatto su Facebook in occasione della sua uscita. Si parlava di un libro rosa che affrontava tematiche sociali, si parlava di un libro in cui si trattava di clown terapia, si parlava di un libro emozionante e bello da togliere il fiato. Mi rincresce dire che la sinossi e la pubblicità sono state un po' ingannevoli, uno specchietto per le allodole per sensibilizzare i lettori all'acquisto. Regalami un sorriso è senza ombra di dubbio una piacevole lettura, ma il tema della clown terapia viene trattato in maniera TOTALMENTE marginale, è semplicemente il lavoro (e che io sappia solitamente si tratta di volontariato, ma potrei sbagliarmi) che svolge la protagonista femminile. Avrebbe potuto tranquillamente essere un avvocatessa, un'insegnante o una donna delle pulizie e ciò non avrebbe compromesso la trama, in quanto la sua professione, a mio avviso, non interferisce in particolar modo con la storia d'amore che alla fine sboccia.
Detto ciò non si può negare che l'autrice sappia scrivere benissimo e che il suo stile fluido e al contempo descrittivo colpisca il lettore; non si può negate che il testo sia stato curato molto bene dalla casa editrice, che pur non essendo una BIG ha voluto eliminare ogni tipo di refuso o eventuale incongruenza (e questo, per quanto scontato possa sembrare, non è un lavoro che tutte le piccole CE svolgono). Quindi sì, vi consiglio questa lettura, sono soldi ben spesi, solo non fatevi ingannare dalla trama o dalla pubblicità.
L'ultima nota negativa è riservata al finale che, secondo me, lascia un po' l'amaro in bocca. Non aggiungo altro.


Voto: 3,5/5

Nessun commento:

Posta un commento