lunedì 11 aprile 2016

Recensione: Perfect di Alison G. Bailey

Buon Lunedì cari amici!
Finalmente sono riuscita a concludere l'ultima lettura e sono subito pronta a recensirvelo.
Si tratta di Perfect!


TRAMA

Può la vera felicità durare più di un attimo? È quello che si domanda Amanda, diciotto anni e una vita di insicurezze, quando decide di rifiutare con ostinazione l’amore di Noah. Noah che è il suo migliore amico, la sua anima gemella, il suo cavaliere dall’armatura scintillante. Amanda sa che Noah potrebbe renderla felice, immensamentefelice, ma sa anche che tanta felicità potrebbe non durare. E perdere Noah le spezzerebbe il cuore. Ecco perché preferisce rinunciare a lui, e all’illusione di un momento, piuttosto che vivere con il rimpianto di averlo perso per sempre. Per molto tempo Amanda e Noah si rincorrono, soffocando la passione che li divora, gettandosi a capofitto in storie sbagliate e avventure di una notte. Ma quando un tragico evento sconvolge la vita di Amanda, le cose cambiano. Costretta a lottare con tutte le proprie forze per ricominciare, la ragazza capisce che al mondo non esiste dono più prezioso di ogni singolo istante in cui possiamo respirare, correre, ridere e… amare. E si rende conto di non avere più nemmeno un secondo da sprecare. Perché, a volte, un solo attimo di felicità vale più di una vita intera.

LA MIA OPINIONE

Ho impiegato molto tempo a leggere questo romanzo quindi ho veramente tante cose da dirvi, ma andiamo con ordine: 
Perfect mi ha incuriosito dalla trama dato che lasciava intendere che si sarebbe affrontato un tema delicato... ed io ero assolutamente curiosa di scoprire quale fosse. Peccato che abbia dovuto leggere più di mezzo libro per scoprirlo. Infatti, fino a quasi gli ultimi capitoli, è il classico romanzetto scialbo e privo di contenuto. 
Amanda e Noah, i protagonisti, sono migliori amici da sempre ma un bel giorno Noah scopre che Amanda è una donna a tutti gli effetti, con tanto di curve e forme prettamente femminili, così se ne innamora (perchè del resto l'amore si basa sulla bellezza fisica, no?). Lei ricambia totalmente il suo amore solo che non vuole dichiararlo in quanto teme di non essere alla sua altezza e di rovinare tutto tra loro, perdendolo anche come amico. Peccato che Noah, essendo innamorato, non riesce più a rimanerle "solo" amico e quindi rischia di perderlo comunque. 
Ora, capisco che a quell'età (e non solo) l'autostima possa ritrovarsi sotto i piedi, ma Amanda anziché starsene buona e zitta e rispettare la sua stessa decisione, fa scenate di gelosia manco fosse la sua fidanzata. E Noah fa altrettanto. Quindi i due risultano un tantino fuori possesso delle proprie facoltà mentali. 
Inoltre, Noah, non fa nulla per alzare l'autostima della sua amica, ma accetta di essere respinto come il più scarso dei pivellini. 
A fine libro veniamo finalmente a conoscenza del trauma che toccherà vivere ad Amanda e (sadismo a parte) è qui che il libro prende quota e si ritrova la voglia di restare incollata alle pagine. Perchè diavolo non ne ha iniziato a fare cenno prima? Avrebbe così potuto dedicare maggiore attenzione ai risvolti psicologici dei protagonisti anziché concludere il tutto in una manciata di capitoli. 
Tuttavia, grazie a questo trauma, Amanda capisce che la vita non è eterna e decide di rimediare ai suoi errori. Fossi stata in Noah le avrei sputato in un occhio ;) 

1 commento:

  1. […] e sulle mie letture. Oggi è proprio il turno di una recensione… vi ricordate il bellissimo Perfect? Bene, è arrivato il seguito […]

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