venerdì 27 marzo 2020

[RECENSIONE] Colpevoli d'innocenza - J.S. Monroe

Buongiorno a tutti, come state?
Voglio provare a tenervi un po' di compagnia in questo momento così difficile, anche se io stessa devo riconoscere che nemmeno i libri mi stanno dando il giusto sfogo di cui ho bisogno. Tuttavia, credo che provarci sia di fondamentale importanza, dobbiamo aggrapparci con forza a ogni barlume di spensieratezza, altrimenti sì che impazziamo.
Oggi vi parlo dunque di un thriller fresco di pubblicazione (come sempre, ringrazio calorosamente la Newton Comptone per la copia). Il libro in questione è Colpevoli d'nnocenza scritto da J. S. Monroe.



SINOSSI 

Era un caso chiuso.
Ma la verità sta per tornare a galla.
Sono passati cinque anni da quando Rosa, dopo aver raggiunto il molo nel cuore della notte, si è gettata nell’acqua per togliersi la vita. Era una brillante studentessa di Cambridge che aveva appena perso il padre. La sua fu una morte tragica, ma non inaspettata. Ma è davvero tutto ciò che è accaduto? Il caso fu archiviato come suicidio. Ma il fidanzato della ragazza, Jar, ancora non riesce a rassegnarsi. Vede Rosa ovunque: una faccia sul treno, una fi gura sulla scogliera. È ossessionato dall’idea che sia ancora viva. E poi, di punto in bianco, riceve un’email. «Trovami, Jar. Trovami, prima che lo facciano loro…». Mentre scava nel passato, Jar si inoltra in un mondo oscuro e sotterraneo dove nulla è come sembra. Di chi può fidarsi davvero? Un intrigo più grande di lui può essere la chiave per far luce sulla scomparsa di Rosa… anche se minaccia la sua stessa vita.

LA MIA OPINIONE 

In un giorno come tanti, Jar vede una donna che le ricorda terribilmente Rosa, la studentessa di Cambridge che amava con tutto se stesso e che da ormai cinque anni è il suo tormento. La vede ovunque, in ogni angolo di strada. come se quella tragica sera non avesse deciso di gettarsi dal molo per togliersi la vita. Jar soffre di allucinazioni post traumatiche e, in quell'esistenza incasinata che sta conducendo giorno dopo giorno, ha una sola certezza: Rosa è viva. Non ha mai creduto nel suoi suicidio, in fondo il corpo non è mai stato ritrovato e le congetture divulgate circa la sua disperazione che l'avrebbero portata a compiere quel drastico gesto sono, per l'appunto, solo congetture. Lui Rosa la conosceva bene e sa per certo che, sebbene soffrisse molto per la perdita del padre, non sarebbe mai arrivata a tanto. Non quando stava riscoprendo i piaceri della vita proprio grazie alla loro relazione. Tuttavia il caso è stato archiviato e Jar non ha modo di dimostrare la sua teoria. Fino a quando un giorno non gli arriva una richiesta di aiuto: "Jar, trovami prima che lo facciano loro". 
Incomincia dunque a indagare per conto suo, battendo strade periocolose, barcollando continuamente tra ciò che è vero e ciò che invece è una realtà distorta proiettata dalla sua stessa mente. 

La trama, da come si evince, ha del potenziale. E' ingarbugliata al punto giusto ed è inevitabile porsi un sacco di perchè durante la lettura, peccato che tra una pagina e l'altra la mia attenzione non sia rimasta sempre alta e spesso abbia avuto la tentazione di chiuedere il libro per iniziare a leggere qualcos'altro. Il romanzo ha un centinaio di capitoli, per un totale di 350 pagine. E' qualcosa che personalmente mi ha sfinita, facendomi apparire il tutto più lungo di quanto in realtà non fosse. In buona sostanza, senza girarci troppo attorno, mi sono annoiata! Lo stile non è affatto scorrevole e coinvolgente e l'intera vicenda si potrae fin troppo a lungo. Non ci sono colpi di scena esilaranti e non si prova quel brivido che un buon thriller dovrebbe far provare. 
Poteva essere un romanzo meraviglioso, forse per molti lo è, ma se come me amate rimanere col fiato sospeso e provare quella sensazione strana e al contempo unica che un romanzo di questo genere di solito fa provare, allora temo non faccia propriamente al caso vostro. 


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