Buuongiorno Abusivi,
eccomi finalmente con la seconda recensione del mese (lo so, sono un po' indietro rispetto alla mia solita tabella di marcia, ma tra il caldo, i vari impegni e la stesura del romanzo, la lettura prosegue un tantino a rilento), si tratta di un thriller pubblicato dalla Newton, la cui trama mi era piaciuta sin da subito. Lo sviluppo della storia mi avrà conquistato allo stesso modo?
SINOSSI
Estate 1999.
Kit e Laura sono diretti al festival di Capo Lizard, in Cornovaglia, per assistere a un’eclissi solare. Kit è un vero appassionato e Laura non ne ha mai vista una dal vivo. Sono giovani e felici e non vedono l’ora di vivere la loro avventura. Ma negli istanti successivi all’eclissi, mentre fanno ritorno alla loro tenda, Laura intravede un uomo sopra una donna. Il suo istinto le dice che ha assistito a qualcosa di terribile, ma l’uomo nega. Ciò nonostante viene arrestato. È la sua parola contro quella di Laura. Nei mesi che seguono, Beth, la vittima dell’aggressione, mostra una crescente gratitudine nei confronti di Laura e Kit, tanto da diventare eccessiva. E quando cominciano a verificarsi alcuni episodi inquietanti, in Laura comincia a sorgere un timore: avrà dato fiducia alla persona giusta?
Quindici anni dopo, Kit e Laura sono sposati e vivono sotto falso nome. Il passato però riesce a raggiungerli di nuovo e minaccia di sconvolgere per sempre le loro vite…
LA MIA OPINIONE
Dunque, che dire? Sicuramente le primissime pagine di questo thriller non coinvolgono abbastanza, non si capisce da subito quale sia il mistero da svelare e il tutto procede un po' troppo lentamente. Tuttavia, una volta superato il primo 20% di lettura, le cose cambiano e nonostante alcune enormi falle all'interno della trama (quel genere di scivoloni che ti fanno sospirare o esclamare un "Ma non è assolutamente possibile") si legge con un certo piacere/interesse. Se non altro perchè si insinua la voglia di capire che diamine sia successo e chi sia realmente il responsabile di tutto quel casino. Peccato però che si tratti di un romanzo di circa 500 pagine e giungere alla fine può richiedere molto tempo, non trattandosi di una lettura propriamente entusiasmante. Ammetto, però, che il finale non mi è diaspiaciuto del tutto. Anzi. L'ho apprezzato. Erin Kelly ci sa fare, non c'è dubbio, quindi spero di leggere altro di suo per potermi fare un'idea più ampia sul suo stile narrativo. Per quanto riguarda La verità sul caso di Beth Taylor, non me la sento di condannarlo totalmente. Nè di promuoverlo. Diciamo che è una sana via di mezzo. Ma se lo avete già tra gli scaffali della vostra libreria, allora sì, leggetelo pure (magari, senza troppe pretese).
VOTO:
<3 <3 <3
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