lunedì 9 aprile 2018

[Recensione] La psichiatra - Wulf Dorn

Buon inizio settimana, lettori!


Oggi partiamo alla grande con un thriller che ho finito di leggere ieri mattina. L'ho scovato un paio di mesi fa al mercatino dell'antiquariato e l'ho subito comprato, quasi a occhi chiusi considerando che, per quanto si tratti di un libro usciro già quasi una decina di anni fa, non ne avevo mai sentito parlare. Tuttavia, non me ne sono pentita. Di seguito la mia recensione...


LA PSICHIATRA

SINOSSI


Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un’umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l’Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all’Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall’ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l’incubo. Nessuno l’ha vista uscire, nessuno l’aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l’Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine.


LA MIA OPINIONE


Lo stile è molto scorrevole e ciò permettere di leggere la storia in fretta, il lettore si ritroverà ben presto con il naso incollato alle pagine, senza volersi a nessun costo staccare.
Si tratta di un thriller pschiatrico che lascia con il fiato sospeso fino alla fine e che ti fa fare un mare di congetture che vanno di pari passo con quelle di Ellen, la protagonista.
La pischiatra mi è piaciuto moltissimo, ma mi sento in obbligo di sottolineare un aspetto che, invece, non ho apprezzato fino in fondo: il finale. Lascia un po' troppi interrogativi, viene quasi voglia di tornare indietro per rileggere dei pezzi e assicurarsi di non essersi lasciati sfuggire alcuni dettagli. Diciamoci la verità, un finale di un thriller, ancor più di qualsiasi altro genere, deve spiegare e svelare ogni cosa e quando ciò non accade dispiace un po'. Ma per il resto è veramente un bel romanzo che conserverò con gelosia e, chissà, magari prima o poi lo rileggerò.
Consigliato.


Voto: 4/5

1 commento:

  1. […] aver letto un libro tosto come La psichiatra avevo bisogno di qualcosa di più leggero, anche se non sono solita dedicarmi a letture di questo […]

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