mercoledì 8 novembre 2017

Fino all'ultima parola - Tamara Ireland Stone

Buon inizio pomeriggio!


Allora, di quale libro parliamo oggi? Da come si evince dal titolo del post, si tratta di Fino all'ultima parola di Tamara Ireland Stone, un romanzo rosa edito dalla Leggereditore (che ringrazio calorosamente per l'invio della copia digitale).
Come sempre ho curiosato un po' in giro sul web, prima di iniziare a scrivere la mia recensione e da quello che ho potuto percepire è un romanzo che è piaciuto veramente a molti e che ha lasciato, in qualche modo, il segno nel cuore dei lettori. Ma cosa ne penso io? Ora ve lo spiego...


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SINOSSI


A prima vista Samantha McAllister sembra essere come tutte le ragazze della sua età, ma dietro il suo aspetto curato nasconde un segreto che non ha mai confidato a nessuno. Tormentata da un flusso continuo di pensieri negativi, paranoie e fissazioni, come quella per il numero tre, Sam soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo che rende difficile non solo il suo rapporto con gli altri ma anche e soprattutto con sé stessa. C’è solo un luogo in cui riesce a sentirsi veramente libera: la piscina, per lei fonte di ispirazione, riconciliazione con il mondo e, soprattutto, con la propria mente. Ma una volta fuori dall’acqua, è tutta un’altra storia... Forse ciò di cui avrebbe bisogno è circondarsi di amici migliori, veri e profondi, proprio come lei. Decide così di entrare in un gruppo segreto, l’Angolo dei Poeti, per aprirsi a nuove esperienze. E qui, in modo del tutto inaspettato, incontra Aj da cui si sente subito attratta. Per Sam, però, è tutt’altro che naturale lasciarsi andare, e assecondare i propri sentimenti non sarà affatto un’impresa facile...
Un romanzo sull’importanza dell’amicizia autentica e vera, per ritrovare sé stessi lungo un emozionante percorso attraverso le parole.


LA MIA OPINIONE


Ciò che mi ha spinto a pensare "Voglio leggere questo libro" è stato il fatto che la protagonista è affetta da un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). Purtroppo un mio famigliare ne soffre, quindi volevo vedere cosa ne era venuto fuori (io stessa ho scritto un romanzo in cui affronto questa tematica, lo pubblicherò a breve).
E sinceramente, sin dalle prime pagine del romanzo, mi sono sentita un po' offesa. Ho pensato: "Davvero credi che soffrire di questo disturbo voglia semplicemente dire avere una stupida ossessione per il numero 3, nemmeno così debbellante, e qualche pensiero strano?". Così, per riuscire a ultimare la lettura prima di mandare a diavolo tutto e tutti, sono andata a leggermi la nota dell'autrice. Mi sono detta che se c'era una nota, ciò poteva significare che le risposte alle mie domande erano lì. E in un certo senso così è stato.
L'autrice specifica che il disturbo di cui soffre Sam, la protagonista, non un vero e proprio DOC, ma una sua variante, se così vogliamo chiamarla, ovvero la PURE-O. Ossessioni Pure. In buona sostanza un disturbo ossessio compulsivo quasi del tutto privo delle compulsioni.
Bene. Allora perchè non specificarlo nell'arco delle 400 pagine del libro? O nella sinossi stessa?
La cosa che non ho apprezzato, inoltre, è il fatto che di questi pensieri ossessivi, non se ne fa quasi mai cenno. Le cose che ci dovrebbero far capire che SAM è affetta da un disturbo mentale sono le seguenti:
- si conficca le unghie nella nuca quando è nervosa (che sembra più una cosa autolesionista, sinceramente)
- il contachilometri della sua macchina deve sempre fermarsi sul numero 3
- va dalla pschiatra (che sembra più una pisicologa, in tutta onestà, ma forse in america le cose sono diverse).
Di questi pensieri blasfemi, caratteristici del disturbo, neanche l'ombra. Eccezion fatta per un solo episodio con delle forbici.
Comunque, tutto sommato, è un romanzo scritto bene. Ha come scopo il voler infondere coraggio e autostima, quindi già solo per questo va premiato. Ha un colpo di scena finale (un pochino intuibile) che crea un po' di suspense. E, insomma, è un bel libro. Leggetelo, ma sappiate che il DOC è tutt'altra cosa.


VOTO: 3/5

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