sabato 28 ottobre 2017

Non lasciarmi andare - Catherine Ryan Hyde

Ciaooo amici!

Lo so, lo so, è sabato sera e probabilmente voi, dato che avete una vita sociale, state trascorrendo il vostro tempo in compagnia di amici e persone care, magari davanti a drink. Ma io sono una nerd e vado avanti a libri... :P
Comunque, questa è una recensione, per cui iniziamo a parlare de libro in questione: Non lasciarmi andare di Catherine Ryan Hyde, ma prima di dirvi cosa ne penso voglio ringrazie la Leggereditore per avermi inviato una copia di questo romanzo <3

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SINOSSI


Grace, dieci anni, vive nella periferia degradata di Los Angeles con una madre tossicodipendente che la trascura e il rischio di essere affidata ai servizi sociali. C’è solo una persona che può aiutarla a uscire fuori da questa situazione e donarle una nuova speranza: Billy Shine, il suo vicino di casa. Un tempo ballerino di Broadway, Billy è ora un uomo solitario, in preda a continui attacchi di panico, spaventato dalla gente e dal mondo fuori le quattro mura della sua casa. Le sue giornate scorrono silenziose, perfettamente orchestrate da una routine da cui raramente riesce a fuggire. Tutto cambia, però, quando nella sua vita irrompe la piccola Grace, proponendogli un piano audace e coraggioso per aiutare la madre a disintossicarsi. Billy si mostrerà per lei un fidato alleato, pronto a farsi in quattro. L’impresa, d’altra parte, è di quelle che ridanno senso all’esistenza e nuova fede nell’amore puro e incondizionato. Ma non è affatto facile, perché per aiutare la madre di Grace sarà necessario privarla della cosa di cui ha più bisogno: sua figlia.
Emozioni, coraggio e sfide da affrontare per una storia intensa che vi farà commuovere.


LA MIA OPINIONE


Non lasciarmi andare è un libro che mi porterò nel cuore per sempre, mi è entrato nelle vene. Per cui, ormai, fa parte di me.
Sto attravversando un periodo particolare, in cui forse il cattivo umore incide anche sulla lettura (ultimamente faticavo a trovare qualcosa di coinvolgente). O forse avevo semplicemente bisogno di cambiare genere. Così ho inziato questa lettura un po' in punta di piedi, incerta sul cosa aspettarmi, e sono felice per come siano andate le cose.
E' un romanzo in cui si trattano temi forti come la droga, il senso d'abbandono, l'agorafobia, gli attachi di panico, la solitudine, la perdita, la paura e, soprattutto, l'amore. E detta così può sembrare qualcosa di tremendamente doloroso, uno di quei libri che ti rendono tristi. Ma non è così, credetemi, ci sono dei pezzi in cui è impossibile fare a meno di sorridere (le lacrime, se siete piuttosto sensibili, potrebbero arrivare nelle ultime pagine).
Durante la lettura si apprende come una bambina possa aiutare gli adulti, insegnare loro qualcosa di fondamentale. Solitamente crediamo che solo i grandi possano essere in grado di insegnare, ma ci sbagliamo. Noi tutti dovremmo ricordarci che anche i bambini sono capaci di trasmetterci piccole-grandi lezioni di vita. Inoltre, un altro concetto che mi è rimasto dentro e che ho appreso proprio negli ultimi capitoli è che le stelle ci sono sempre, anche quando non le vedi. Una metafora che fa intendere che le cose belle della vita non cessano mai di esistere, loro ci sono sempre, anche quando noi non le vediamo. Soprattutto quando noi non le vediamo.


Prima di salutarvi voglio lasciarvi un dialogo che avviene tra Billy e Grace che mi è piaciuto veramente tanto:


"Dunque hai intenzione di essere infelice ogni giorno? Perchè qualcosa potrebbe andare storto anche se non è successo questa volta?"
"Che alternative ho, Billy?"
"Credo che sia l'unica cosa per cui abbiamo un'alternativa."


Voto: 5/5

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