giovedì 12 ottobre 2017

Noi siamo tutto (il film)

Ci ho pensato a lungo e alla fine eccomi qui.


Era da tempo che pensavo a quale nuova rubrica aprire su questo blog e soprattutto se a aprirla oppure no. Mi conosco e so che se mi dico "Ogni lunedi pubblica tale cosa", alla fine non lo faccio. E non perchè non sia costante, tutt'altro, semplicemente alla lunga mi annoio. Lo dimostrano le infinite sezioni di L. Cassie - Blog, aperte e mai del tutto portate avanti.


Per cui ho deciso di fare una cosa un po' diversa: Di tutto un po' (ecco come ho deciso di chiamare questo spazio) sarà una rubrica a scadenza occasionale e, come preannuncia il titolo, parlerà un po' di tutto. Sono una ragazza piuttosto riflessiva e proprio per questo necessito di un posto su cui esprimere e magari condividere ciò che mi passa per la testa.


Troverete recensioni (si, ancora) dei film che mi capita di guardare alla TV, online o al cinema. Troverete considerazioni personali su temi sociali e attuali. Troverete commenti sulle mie (misere) esplorazioni del mondo esterno, nelle città che mi capiterà di visitare. Insomma... ci troverete, per l'appunto DI TUTTO UN PO'.


Oggi mi va di cominciare proprio con un post riguardante un film che ho visto al cinema non molto tempo fa e che, manco a farlo apposta, e tratto da un romanzo.


Noi siamo tutto di Nicola Yoon




locandina.jpgMadeline è un'adolescente che è praticamente prigioniera della propria casa da 17 anni in quanto affetta da una malattia rara che ha ridotto ai minimi termini le sue difese immunitarie. Un giorno un camion dei traslochi giunge nella sua via e Madeline, dalla finestra chiusa, vede per la prima volta Olly, il nuovo vicino. I loro sguardi si incrociano. Ha inizio così una storia d'amore che dovrà superare ostacoli che sembrano insormontabili.
Le premesse per realizzare un buon film c'erano tutte. Il romanzo di Nicola Yoon è ai vertici delle classifiche di vendita negli Usa da più di un anno e il libro è in corso di pubblicazione in 38 Paesi.



Quando mi è capitato di vedere il trailer ho esclamato "Wow!", sembrava proprio il tipo di film/libro che piace a me. Drammatico e al contempo romantico. Premetto che non ho mai letto il romanzo, per cui non sapevo esattamente cosa aspettarmi dalla storia, so solo che quando sono apparsi i titoli di coda e le luci della sala si sono riaccese ho nuovamente esclamato "Wow!", ma con un'intonazione diversa, delusa.


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So che a molti di voi questo film è piaciuto e devo ammettere che aveva tutte le pontenzialità per piacere anche a me. Ma trovo che sia stato fatto male. Mi ha lasciato con un sacco di domande. Ecco le princiapali:




  1. Come può una ragazza che non hai mai messo piede in acqua, se non in quella della vasca da bagno, impare a nuotare a tempo record e adirittura gettarsi da una scogliera non propriamente bassa dove l'acqua, con ogni probabilità, è decisamente profonda? 

  2. Ok. La mamma era un medico, era lei che la visitava, ecc. Ma possibile mai che nè a lei nè all'infermiera è mai venuto in mente di leggere qualche referto, qualche documentazione? Documentazione che, peraltro, cerca quando scopre la verità. Arrivarci prima no, eh? 

  3. Non voglio fare spoiler. Ma se ciò che si sopettava non era vero, com'è che si manifestavano proprio quei sintomi? 


A me non ha entusiasmato, mi aspettavo un film da fazzoletto alla mano, e invece sono uscita con un grosso punto interrogativo stampato in volto. 


E voi? Lo avete visto? La pensate come me o vi ha conquistato?

 

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