martedì 23 agosto 2016

Recensione: Le 7 regole del successo di Stephen R. Covey

Buonasera carissimi autori,

oggi vi parlerò di un romanzo un po' fuori dal genere di cui sono solita parlarvi, si tratta infatti di un romanzo formativo. Uno di quei libri che vengono di norma inseriti nella categoria self-help.


TRAMA


Il volume costituisce un "metodo" che, se correttamente applicato, permette di aumentare la capacità di raggiungere obiettivi personali e professionali, ma anche di sviluppare migliori relazioni private e di lavoro. Si tratta di un percorso che richiede grande apertura mentale e totale coinvolgimento, affinché ognuno possa trovare la propria modalità di applicazione. Per ottenere successo, occorre innanzitutto riflettere sulle proprie abitudini, sui propri comportamenti quotidiani, affinché il cambiamento avvenga dall'interno e diventi pratica di vita e di lavoro.


LA MIA OPINIONE


E' stata una lettura impegnativa (il libro è suddiviso in capitoli un pochino lunghi), ma molto istruttiva.
Mi ha aperto gli occhi su molte cose e mi ha confermato teorie che, in qualche modo, erano già mie. In primo luogo afferma che non esiste l'obiettività. Io ho sempre odiato le persone che iniziano una frase con "Obiettivamente parlando...". In fondo chi è che stabilisce ciò che è obiettivo? Io osservo le cose secondo il mio punto di vista, tu secondo il tuo, quindi se dici che stai parlando obiettivamente non stai facendo altro che sostenere che la tua idea, la tua versione, è quella giusta. Al quanto egoistico, non trovate?
In secondo luogo fa capire quanto l'intera società non sia affatto improntata nell'ascolto. Vogliamo tutti essere capiti, ma non sappiamo mai veramente indossare i panni altrui e quando qualcuno si apre a noi distribuiamo consigli basandoci sulla nostra esperienza. Diciamo frasi come: "se fossi (o fossi stato) in te...", "Ti capisco bene, è successo anche a me, ma poi...". Siamo egoisti anche in questo caso, poniamo l'attenzione su di noi, parliamo della nostra vita, di quello che ci è successo, dimenticandoci che il nostro interlocutore aveva bisogno di supporto morale e non del racconto della nostra biografia.
Infine spiega come possiamo raggiungere i nostri obiettivi, organizzare il tempo in base ai nostri principi e alle nostre priorità. Fa capire che spesso diamo più importanza alle cose sbagliate e limitiamo a vivere come animali che si nutrono e si riproducono quando invece, in quanto uomini, possiamo fare molto di più e lasciare l'impronta della nostra esistenza. Ognuno di noi ha il proprio scopo.


Per questo motivo mi sento di consigliarvelo e di leggere sempre più spesso libri di questo genere. Aiutano veramente tanto.

Voto: 4/5

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