giovedì 10 settembre 2015

Recensione: A time for love - Un tempo per amare di Chiara Mineo



TRAMA

24 Giugno 1929. Elena, una bambina dolce e spensierata, è finalmente giunta al suo decimo compleanno e non vede l’ora di festeggiarlo, ma quel giorno la sua vita è destinata a cambiare per sempre. Nei pressi del Colosseo, dove tutto sembra immortale, Elena viene rapita da due misteriosi uomini, dallo strano accento. Quella mattina Elena compiva dieci anni, ma quella stessa mattina perdeva tutto: l’amico Marco, la famiglia… la sua vita. Elena, improvvisamente, non è più una bambina, ma una detenuta del campo tedesco. Impara a lottare, ad obbedire, a sopravvivere. Dove Elena ha perso la sua identità passando a Helen Krämer, dove tutti perdono la loro umanità, lei non può far altro che sperare. Dove regna la miseria e la violenza Helen trova l’unico filo di ragnatela in grado di garantirle la libertà. Può decidere di rimanere nel campo e di morire o di diventare assistente medico per l’esercito tedesco. È il 2 Novembre 1939, la festa dei morti, quando Helen si ritrova in mezzo la guerra. Nella città di Danzica, dove tutto ha inizio e fine, Helen incontra Ethan, giovane capitano dell’esercito tedesco. Helen non sa dove ha già visto occhi tanto verdi, del colore della giada, poiché il campo le ha strappato persino i ricordi. Ogni volta che Ethan le mostra un briciolo di umanità e di sentimento, lei è costretta a fare un passo indietro. Un fardello troppo grande pesa sul suo cuore, un segreto da nascondere al bellissimo capitano: un codice di detenzione tatuato sopra il seno sinistro. 
Mentre una feroce guerra investe tutto il mondo, la dolce Helen e il coraggioso Ethan non possono far altro che sperare, imparare a riconoscersi… imparare ad amarsi. 
Sperare, lottare e vivere sono le tre regole fondamentali di chi vive la guerra. Sperare in un futuro migliore. Lottare per sopravvivere. Vivere per avere la pace.

LA MIA OPINIONE

Ho letto questo romanzo con molto piacere e con altrettanto piacere ve ne parlo.
Si tratta di una storia piena zeppa di colpi di scena, di suspense e di lacrime trattenute. Ho apprezzato molto lo stile dell'autrice e la sua grande capacità di scrivere una storia ambientata in un periodo così particolare e doloroso, inoltre è stata molto abile a tenere il lettore attaccato alle pagine, anche se, in alcuni momenti, la storia tendeva a ripetersi e risultare leggermente noiosa. Sicuramente, una nota che non passa inosservata e la bellezza di un amore nato in tempi di guerra. Credo che Mineo, con questo romanzo, volesse risaltare la bellezza di un amore vero, di un amore che vince su tutto, ben lontano da quelli che si vivo al giorno d'oggi. O, perlomeno, questo è quello che ho percepito io.
In questo libro ho notato solo un piccolo dettaglio negativo che riguarda l'impaginazione e la scelta di non suddividere il testo in capitoli, ma so che l'autrice ha provveduto, proprio in questi giorni,  alla suddivisione). 
Per il resto, mi sento di fare i complimenti e augurare buona fortuna all'autrice. Le potenzialità ci sono tutte. 

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