lunedì 13 luglio 2015

Recensione: Il silenzio nel mio cuore di Alice Ranucci


TRAMA

Claudia ha sedici anni e ha imparato che il liceo è una giungla in cui vince il più forte, in cui non c'è spazio per la sua timidezza e insicurezza. Un po' di trucco, uno sguardo sfrontato e in un attimo fai parte del gruppo dei ragazzi che contano: superiori e vincenti. 
Ed è proprio lì che Claudia vuole arrivare. Perché essere diversi non porta da nessuna parte, se non a sentirsi sempre più soli. Perché quello è il mondo a cui appartiene Rodrigo, irraggiungibile che non si lascia scalfire dai sentimenti: il più ammirato della scuola, il più temuto, il più prepotente. Lui così diverso dal ragazzo che Claudia avrebbe immaginato accanto a sé. Eppure vorrebbe solo perdersi nei suoi occhi blu cobalto. E quando Rodrigo le chiede di uscire, Claudia non riesce a credere che sia vero. Non c'è altro da desiderare, tutto sembra perfetto.
Ma all'improvviso la vita la mette davanti alla prova più difficile, e niente può essere come prima. La sua realtà si infrange in mille pezzi, come le sue emozioni a cui non sa dare un nome. Ogni cosa intorno ora appare falsa e inutile. Ogni persona è diversa da come la immaginava. Anche quelli che pensava fossero amici. Anche Rodrigo. Persino lei stessa. 
Senza più nessuna certezza, Claudia scopre che crescere vuol dire guardarsi dentro per davvero, senza falsi alibi. Vuol dire decidere chi si vuole diventare e tracciare il proprio percorso. Sicuri che c'è sempre la possibilità di sbagliare, di scegliere, di fermarsi e ripartire. L'importante è guardare sempre l'obiettivo, ascoltare il proprio cuore e non tradirlo mai. 
In silenzio nel tuo cuore è un caso editoriale raro. Il debutto potente di un'autrice di diciassette anni con una scrittura decisa, originale, incisiva. Un romanzo in cui si respira la vita vera degli adolescenti e il loro complicato mondo fatto di insicurezze e paure che possono portare a scelte sbagliate, ma anche a seconde possibilità inaspettate. Perché ci vuole coraggio per essere sé stessi, ma solo allora si comincia a vivere davvero.

LA MIA OPINIONE



Desideravo tanto leggere questo libro, non vedevo l'ora di tenerlo tra le mani e poterne scoprire il contenuto. 
La trama mi incuriosiva molto, forse perché io sono una ragazza che è stata sempre presa di punta dai coetanei. Sono sempre stata diversa, timida ed impacciata e questo, al giorno d'oggi, sono caratteristiche che non vengono accettate. Bisogna essere spigliate, socievoli, estroverse. Bisogna fumare, bere e fare festa, altrimenti si è fuori dal giro e vieni considerata una "sfigata". 

Ognuno di noi, a queste violenze verbali (perché di questo si tratta, inutile nascondere la verità), reagisce in un modo. C'è chi continua per la propria strada, incassando colpi e piangendo in silenzio e poi c'è chi si stanca di subire e nella sua testa si crea la convinzione che l'unico modo per porre fine a tutto ciò sia diventare come loro, come quei ragazzi popolari, quelli a cui non frega niente di nessuno e "uccidono" le persone a colpi di parole amare. E Claudia, è questo che sceglie, forse un po' inconsciamente, ma a poco a poco si trasforma e diventa come quelle ragazze che tanto odiava. 
Nella vita, però, c'è sempre un prezzo da pagare, a volte troppo alto, per Claudia sicuramente altissimo. 
Bisogna essere disposti a dare e a ricevere, bisogna essere umili e aiutare il prossimo. Bisogna avere un cuore, anche quando si è giovani e spensierati. Perché, purtroppo, non tutti i giovani possono godersi la spensieratezza, al mondo c'è sempre chi soffre. Ed è sempre bello leggere un libro che tratta argomenti come bullismo, adolescenza e immigrazione, ma lo è ancora di più se a scriverlo è una ragazza di diciassette anni.

Prima di salutarvi voglio ancora ringraziare la Garzanti per essere sempre disponibile a deliziarmi con queste letture..,

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