lunedì 20 luglio 2015

Recensione: Il confine del silenzio di C. L. Taylor



TRAMA

Sue Jackson è una donna realizzata: ha una famiglia felice, un marito con una solida carriera politica, una bella casa a Brighton, in Inghilterra. Ma quando la figlia quindicenne Charlotte entra in coma dopo essere stata investita da un autobus, tutta la sua felicità va in pezzi. Eppure, se possibile, il ricovero della ragazzina in terapia intensiva non è l’incubo peggiore che Sue deve affrontare. Cresce infatti dentro di lei il terribile sospetto che non si tratti di un incidente, ma di un tentativo di suicidio. Sue allora fa quello che solo una madre disperata può fare: apre il diario di Charlotte. «Nascondere questo segreto mi sta uccidendo», è la terribile sentenza che spunta dai meandri della vita di una ragazza inquieta. Ed è solo la prima di una serie di rivelazioni che porteranno Sue a scoprire aspetti insospettati della vita di sua figlia, ma anche episodi del proprio passato che aveva faticosamente cercato di rimuovere. Inizia così una discesa agli inferi che coincide con la scoperta di un male sempre più oscuro, sempre più difficile da arginare, e che sta per travolgere la vita di tutti…

LA MIA OPINIONE

La trama mi ha incuriosita moltissimo sin dal primo momento. Purtroppo, ad avermi delusa, è stato il romanzo in sè.
Ho apprezzato tantissimo lo stile della Taylor, il modo in cui narra l'intera storia senza trasmettere eccessiva angoscia o tristezza. Ma per il resto, devo purtroppo dire che non mi è piaciuto affatto. Speravo in qualcosa di più introspettivo, qualcosa che facesse riflettere e lanciasse un messaggio, una lezione di vita. Invece, qui, altro non spicca se non l'assurdità. A partire dalla stessa Sue, con le sue pessime esperienze giovanili con gli uomini, ACCECATA completamente da una specie di sentimento che lei definisce amore. Per carità, anche nella vita vera ci sono casi in cui la donna non riesce a liberarsi di un uomo violento, ma solo per paura, mentre Sue è completamente accecata. Solo nel momento in cui costui arriva a violentarla ed a segregarla in casa capisce di che specie di mostro si è innamorata.
Poi cambia vita, ma non del tutto. Il passato la perseguita, fino a che non la raggiunge davvero. Ma ad avermi delusa più di tutto è stato sicuramente il finale.. speravo in qualcosa di veramente diverso.
Nemmeno il titolo l'ho trovato adatto, ma sciò nonostante spero di aver occasione di leggere ancora qualcosa di questa autrice.

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