sabato 3 marzo 2018

[BLOGTOUR] Petali dalla Luna - Reika Kell

Buongiorno!


Sono molto emozionata nel scrivere questo post e le motivazioni sono molteplici. Innanzitutto questo è il secondo blogtour al quale partecipo dopo mesi e mesi di latitanza (ultimamente mi sono limitata a pubblicare principalmente recensioni e anteprime) e, inoltre, questa tappa prevede un'intervista all'autrice, per cui in un colpo solo riprendo in mano due rubriche del mio blog finite nel dimenticatoio: i BlogTour, per l'appunto, e 'Na tazzulella 'e cafè.


Oggi sarà mia ospite la bravissima Reika Kell che ci presenterà il suo romanzo Petali dalla Luna, di cui a breve farò la recensione.


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 1) Ciao, Reika! Innanzitutto grazie per avermi affidato una tappa del tuo BlogTour, è per me un vero piacere ospitarti qui su Lettrice Abusiva. Che ne dici di parlarci un po’ di te? Chi è Reika?


R: Ciao Laura! Ti ringrazio infinitamente per questa tua accoglienza e, soprattutto, per la disponibilità che hai riservato a me e al mio “Petali dalla Luna”. È un onore e un piacere essere qui.
Dunque, Reika è una ragazza che ha dedicato parte della sua vita agli studi in legge, ma poi ha deciso che non era una strada che sentiva nelle sue corde e ha deciso di dedicarsi con più impegno a ciò che ha sempre amato: scrivere.
Quindi Reika è una scrittrice e una sognatrice. Ama regalare emozioni ai lettori, ama creare, viaggiare, scoprire il mondo e circondarsi di musica e bellezza.
È una ragazza molto semplice, anche se estremamente complessa. So che può sembrare una contraddizione, ma è il modo in cui definirei il mio frastagliato mondo interiore.


2) Il tuo pseudonimo è molto originale, bisogna riconoscerlo. Ha per te un significato particolare o è nato per caso? E, soprattutto, perché hai deciso di non pubblicare con il tuo vero nome?


R: Il mio pseudonimo si ricollega al nome della prima protagonista di un mio racconto breve, una delle prime storie nate dalla mia penna. Ci sono molto affezionata.
Ho deciso di non pubblicare con il mio vero nome perché mi piaceva l’idea di avere una sorta di alter ego, un’altra me che si dedicasse solo al mondo della scrittura, dell’arte e della creazione.
Sono Reika Kell quando mi interfaccio con i lettori e i colleghi, ma in realtà sono Reika Kell anche nella vita di tutti i giorni, perché non riesco più a concepirmi disgiunta da tutto questo.


3) Hai avuto l’onore di vivere da vicino due modi diversi di fare editoria. Uno è quello del self-publishing, mondo dal quale arrivi, e l’altro è quello di una grossa realtà editoriale. Ricordiamo, infatti, che hai pubblicato Non dirmi addio con la collana YouFeel della Rizzoli. In base alla tua esperienza, quale delle due realtà ti ha dato maggiori soddisfazioni? La pubblicazione con un grande marchio ha influito positivamente sul tuo lavoro da scrittrice?28380972_2048442385393226_696129322_n.jpg


R: Sì, ho avuto la fortuna di realizzare quello che è sempre stato un grande sogno nel cassetto: giungere tra le mani di un grosso editore, essere notata e pubblicata. È stata un’emozione indescrivibile, ancora ricordo quella telefonata meravigliosa del Settembre 2016, in cui ricevetti la conferma di essere stata scelta per far parte della collana “Youfeel”.
Indubbiamente, un salto qualitativo del genere è stata una soddisfazione immensa per me. Nonostante io sia nata come scrittrice indie, e senta di avere un’anima Self.
Credo che questo non cambierà mai, qualsiasi realtà editoriale io sperimenti o abbia la fortuna di toccare con mano.
Sono una scrittrice indipendente nello spirito. Non so se riesco a farmi comprendere.
Entrambe i mondi hanno comunque il loro fascino, i loro pro e i loro contro. Sicuramente il marchio mi ha aiutata ad impreziosire il mio curriculum ed è un bellissimo biglietto da visita, ma il viaggio è ancora meravigliosamente lungo.


4) Da pochi giorni è online un tuo nuovo romanzo, Petali dalla Luna. Ti andrebbe di presentarcelo?


28117605_2043642669206531_180423714_n.jpgR: Certo. “Petali dalla Luna” è un romanzo che definirei “dramatic/romance”, perché la parte romance, assolutamente presente e direi centrale, è impregnata di dramma, di dolore. Che è, appunto, il dolore della protagonista, ma anche dei personaggi che le gravitano attorno, compresi i personaggi del “romanzo nel romanzo”, quelli creati dalla fantasia di Isabel.
È un romanzo con un’impronta struggente, angosciante, volta a suscitare sentimenti di intenso patimento, ma con l’obiettivo di concepire l’iter evolutivo a cui è chiamata la protagonista.
È stato complesso tirare fuori questa storia e gestirla, non solo perché proveniva dalle parti più profonde e preziose della mia anima, ma anche perché il genere in cui ho deciso di inquadrarla non è stato di agevole gestione.
Spero comunque che possa arrivare al lettore con la stessa intensità con cui l’ho scritto.


5) Isabel, la protagonista del tuo romanzo, è stata definita da alcuni lettori un’araba fenice. Cosa ci puoi svelare sul suo conto?


R: Posso dirvi che Isabel proviene da un passato molto difficile, sta combattendo contro i demoni della sua psiche e dovrà risolvere molti conflitti interni e prendere scelte importanti. A tratti si potrebbe non concordare con i suoi atteggiamenti o le sue decisioni, ma io credo che il suo punto di forza sia il suo essere vera, nel bene e nel male.
Il resto ve lo lascio scoprire durante la lettura…

6) Come è nata l’ispirazione per Petali dalla Luna? C’è qualche curiosità che puoi raccontarci in merito?


R: “Petali dalla Luna” nasce dalla mia anima. Non saprei come altro descrivere la genesi di questa storia, anche se potrà sembrare scontato, dato che ogni opera nasce dall’interiorità dell’autore. Ma “Petali” in particolare, rispetto alle altre mie storie, è parte di me. Qualche curiosità… Nian, il musicista, esiste davvero. Non è il semplice frutto della mia fantasia. Ed è un ragazzo meraviglioso…


7) C’è un messaggio particolare che speri arrivi ai lettori del tuo romanzo?


R: In genere non scrivo per inviare messaggi, ma per trasmettere emozioni. Mi piace di più vederla così, perché ciò che a me importa, più di ogni altra cosa, è che una storia lasci un marchio emotivo dentro il lettore. Indipendentemente dal “messaggio” che indubbiamente si può estrapolare.
Nel caso di “Petali dalla Luna” spero possa suscitare una vasta gamma di emozioni, che vanno dalla tristezza più profonda alla compassione, al senso di “riconoscimento” che alcuni potrebbero avvertire nei confronti della situazione/interiorità di Isabel, alla dolcezza di un giovane e acerbo amore contrapposta all’irruenza passionale di un sentimento totalizzante. Vorrei anche suscitare disappunto, spunti di riflessione, speranza.


8) Chi ti segue da tempo avrà sicuramente notato un tuo periodo di assenza dal mondo della scrittura. Sei tornata per restare? Hai nuovi progetti in cantiere?


R: Sono tornata per restare. Senza dubbio. È stato un sofferto periodo di stasi, durato tutto il 2017, e non solo per quanto riguarda la scrittura. È stato un immobilismo generale, che ha coinvolto molti aspetti della mia vita. Ho dovuto risollevarmi da un periodo molto debilitante per me, ma ora sono di nuovo qui.
Ho pubblicato “Petali dalla Luna” e sto riprendendo in mano un vecchio progetto: “Still Doll”, un horror psicologico che non vedo l’ora di farvi leggere. Non ci vorrà molto per la pubblicazione.


9) Cosa ti senti di dire a chi sta scoprendo te e le tue opere proprio grazie a questo BlogTour?


R: Vorrei solo dire a tutti un enorme “grazie” per il tempo impiegato per leggermi e scoprirmi. Spero di poter essere sempre all’altezza delle vostre aspettative. Lavorerò sodo per questo.


10) Grazie per averci tenuto compagnia, davanti a questa tazzina di caffè virtuale. È stato un vero piacere. In bocca al lupo per tutto, Reika!


R: Grazie a te, Laura! E grazie a tutti i tuoi lettori :) È stato un piacere.


 

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