giovedì 26 febbraio 2015

Recensione: Il tuo meraviglioso silenzio di Millay Katja



TRAMA 

Le sue dita non possono più correre sul pianoforte, il suo mondo pieno di note è diventato muto. Nastya era una promessa della musica, prima. Prima che tutto precipitasse, prima che la vita perdesse ogni significato. Da 452 giorni Nastya ha smesso di parlare, e il suo unico desiderio è tenere nascosto il motivo del suo silenzio. La storia di Josh non è un segreto: ha perso tragicamente i suoi cari, e solo nel recinto impenetrabile che ha costruito intorno a sé si sente al riparo dalla compassione degli altri e libero di dedicarsi in solitudine all'unica cosa che lo tiene in vita: intagliare il legno. Quando sembra non esserci più luce né speranza, Nastya e Josh si trovano e le sensazioni sopite esplodono dal corpo e dal cuore. Due lontananze si incontrano, cercando l'una nell'altra la forza per superare il passato e rinascere davvero.



LA MIA OPINIONE 


Non voglio risultare nè scontata né ripetitiva, ma questo libro è semplicemente UNICO. Lascia il segno, fa riflettere, ti prende per mano e ti fa conoscere realtà che fortunatamente non tutti conoscono.Ha preso per mano anche me, anche se io questa realtà  la conoscevo già... Forse è anche questo il motivo della mia soddisfazione per questa lettura, ho trovato un pezzo di me ad ogni riga. 
Devo ammettere che inizialmente non sapevo se sarei mai riuscita a finirlo, sprigiona pessimismo e dolore in ogni pagina, ma ne valsa la pena leggerlo e respirare di nuovo quel dolore. 
Chi conosce la morte, il dolore, la sofferenza in età prematura non potrà mai essere un adolescente come tanti, perché gli altri adolescenti hanno avuto un esperienza totalmente diversa. Ti evitano e tu eviti loro. E tutto il mondo che ti circonda sembra essere lontano anni luce, tu lo guardi senza mai sentirti parte integrante, senza mai sentirti a casa, perché cominci a credere che niente di ciò che c'è di bello nel mondo possa entrare a far parte della tua vita, come se meritassi solo dolore e sofferenza, perché quelli sì che li conosci e quasi non ti spaventano piu. 
Ma questo romanzo insegna che non tutto è perduto, se vuuoi tornare a vivere puoi farlo, ma devi essere tu e tu soltanto a volerlo. Ed insegna agli adolescenti "normali", a quelli che nessuna tragedia stratosferica li ha sfiorati che nello stesso mondo in cui vivono loro c'è chi sofffe terribilmente, anche se non lo dicono apertamente. E magari questo genere di persona è proprio quella ragazza solitaria e timida che a scuola tutti prendono in giro o quel ragazzo che tutti evitano perché "sfugato". 
Questo romanzo apre gli occhi e il cuore a tutti, mi verrebbe quasi da dire che sia il più bello che io abbia mai letto. 


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