sabato 21 novembre 2015

Recensione: Ricordati di sognare di Rachel Van Dyken


TRAMA

Per due anni, è come se non avessi vissuto; ero persa in un baratro di dolore, da cui credevo non sarei più riemersa. Poi ho incontrato Wes Michels. Lui è il raggio di sole che ha squarciato le tenebre della mia esistenza, la luce che mi ha ridato la speranza e la forza di ricominciare. Mi sono affidata ciecamente a lui, anche quando tutti mi dicevano di non farlo: Wes è troppo ricco, troppo impegnato a diventare la nuova stella del football e, soprattutto, troppo corteggiato per rimanere fedele a una ragazza come me. Non sanno quanto si sbagliano. Non conoscono il suo cuore e sono all’oscuro del suo segreto. Su una cosa però avevano ragione: non avrei dovuto innamorarmi di lui. Ho paura che, se resterò ancora una volta sola, sprofonderò di nuovo nel baratro. Perché adesso so che ogni giorno passato con Wes potrebbe essere l’ultimo…
Letto, riletto, commentato e consigliato da legioni di fan in tutto il mondo, Ricordati di sognare è un romanzo struggente e carico di speranza. Perché quella fra Kiersten e Wes è una storia d’amore unica come ogni storia d’amore, e universale come solo le grandi storie d’amore sanno essere.

LA MIA OPINIONE

Voglio aprire la mia recensione con questa citazione, affinché voi possiate apprezzare subito la bellezza e la profondità di un romanzo spettacolare:

"Il fatto che tu abbia bisogno di aiuto non ti rende meno forte. Le persone davvero deboli sono quelle che non vogliono ammettere di aver bisogno di aiuto. Sono quelle che non ammettono di non potercela fare da sole. Sono loro i deboli. Chiedendo aiuto e accettando di farti aiutare, hai soltanto ammesso la tua debolezza e così hai dimostrato la tua forza. I veri deboli, a questo mondo, sono quelli che credono di aver tutto sotto controllo e che per questo si vantano con gli altri."

Ho impiegato due soli giorni a leggere questo romanzo, l'ho letteralmente divorato! E' uno di quei romanzi che ti entra dentro e non ti lascia più. E' uno di quei romanzi belli da morire, i quali non ti permettono di far altro se non proseguire la lettura.
Mi piacciono i romanzi d'amore che sanno, tra un dialogo e l'altro, tra una riflessione e l'altra, rilasciare perle di saggezza come quella che ho citato in apertura. 
Ricordati di sognare non cade mai nel banale, nel ridicolo o in quei contesti tipici in cui, ahimè, troppi romanzi d'amore, ultimamente, stanno cadendo. Non c'è il minimo di volgarità, solo infinita dolcezza e, per i sensibili come me, qualche lacrimuccia. 
E', ancora una volta, uno di quei romanzi che fanno riflettere sulla vita, sulla sua importanza e sul suo valore... che purtroppo spesso viene dimenticato o dato per scontato. Rachel riesce a sottolineare molto bene il concetto "Tempo". Ovvero, sottolinea il fatto che ognuno di noi, chi più chi meno, lo considera quasi inesauribile, Come se potessimo vivere in eterno, o come se dinanzi a noi ci fossero ancora un sacco di annI. Ma la verità è una: per quanto brutto e triste possa risultare, nessuno di noi sa quanto gli resta da vivere. Ed è proprio per questa ragione che dovremmo amare la vita e viverla al meglio, facendo di ogni giorno un vero capolavoro. Perché, spesso, la vita è breve, è amara, è tosta. Dobbiamo saperla vivere nei migliori dei modi, sconfiggendo quelle paure che ci paralizzano e uscendo dalla nostra zona di comfort. Se siamo qui un motivo c'è.

Kiersten e Wes sono i protagonisti di una storia che lascia senza fiato, senza parole e con un sacco di pensieri per la testa. E' impossibile non amarli. E' impossibile non amare questo libro, scritto da chi il dolore, così come il valore della vita, lo conosce molto bene. 

Voglio concludere con un'altra citazione, per aiutarvi a riflettere:

"Io sono la prova che affrontare le sfide della vita nonostante la paura di non farcela è la strada giusta da percorrere. Senza arrendersi mai, senza fermarsi, continuando a cercare di sconfiggere tutti i demoni che ci tormentano. La paura rischia di paralizzarti , di fermarti. Non ti fa andare avanti, ti fa rinunciare. Ma ricorda che se vinci quella paura, se riesci a superarla e a fare comunque ciò che devi, raggiungerai i tuoi obiettivi con una consapevolezza ancora più grande, perché allora saprai che stai davvero scalando l’Everest."




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